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Slancio "lesbo chic" tra la storica conduttrice e la cantante
ROMA - Domenica Mara Venier ha dato scalpore a Domenica In baciando sulla bocca l'ospite della puntata, Ornella Vanoni. Dopo 30 anni dal suo debutto come ospite del programma e giunta alla nono anno di conduzione, la presentatrice si sente a casa al timone dello show del pomeriggio di Rai 1 tanto che lo scorso weekend si è lanciata in una serie di baci saffici con la cantautrice.
«I lucidalabbra si sono mischiati, hai sentito il sapore della menta», commenta la Venier dopo il bacio e la Vanoni risponde: «Meno male che non ci hanno ripreso con un primo piano». Questo lo scambio di battute tra le due donne amiche da molto tempo. La Vanoni presenta poi la sua nuova canzone «Basta poco» e parla del suo nuovo album: «Al giorno d'oggi fare un disco di inediti è un vero suicidio perché si vendono poco».
In una recente intervista al Messaggero in occasione del suo ritorno a “mamma Rai” per la conduzione di Domenica In la Venier ha ricordato il suo esordio, non proprio brillante, al timone del programma. «La mia prima Domenica in è di trent’anni fa e feci la figura della poveraccia», ha raccontato divertita la presentatrice.
«Ero giovane, timida, terrorizzata. Fu Nino Manfredi a costringermi ad andare per promuovere il film Testa o croce di Nanni Loy. Venne a prendermi addirittura a casa poi, in camerino, mi dette da bere due bicchieri di champagne. Allora ero astemia, anche se poi mi sono rifatta».
Nel 2014 cade il sessantesimo anniversario dalla nascita della Rai e anche Domenica In renderà omaggio all'importante avvenimento. «Celebrerà la ricorrenza usando come sigla Viva la Rai di Renato Zero, mentre io, travestita da vecchina, guardo sulla tv vecchi spezzoni. Poi ci saranno ospiti storici. Nella prima puntata le gemelle Kessler. Ma l’ossatura sarà quella del rotocalco di attualità, domenica ci saranno Micaela Ramazzotti e Kim Rossi Stuart per parlare del film Anni felici, Giovanni Vergna, formidabile imitatore di Mengoni, Gianni Riotta, Ornella Vanoni, Teo Teocoli».
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