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MILANOParla Alessia Marcuzzi: "Vi spiego perché Francesco ed io abbiamo chiamato nostra figlia 'Mia'"

15.09.11 - 16:34
La conduttrice aggiorna costantemente i fans grazie alla pagina di facebook
Acla Sa
Parla Alessia Marcuzzi: "Vi spiego perché Francesco ed io abbiamo chiamato nostra figlia 'Mia'"
La conduttrice aggiorna costantemente i fans grazie alla pagina di facebook

MILANO - Facebook, come Twitter del resto, sta diventando il veicolo principe usato dai Vip per diffondere informazioni sul proprio conto, aggirando la concorrenza delle voci pettegole. Un esempio? Sono passati solo dieci giorni dalla nascita di Mia, la bambina di Alessia Marcuzzi e dell'ex capitan Uncino Francesco Facchinetti, ma sulle pagine internet dei social network continua la cronistoria del loro amore.

Proprio da facebook siamo venuti a conoscenza delle emozioni della Marcuzzi incinta, di Facchinetti pronto a diventare papà in barba alla sua indole di Peter Pan (e di Uncino, come detto), del loro amore sbocciato solo un anno fa che pare non conoscere confini. Per ora.
Sulla bacheca di Alessia Marcuzzi da ieri sera campeggia inoltre un video di Mia Martini durante l'esibizione di uno dei brani che l'ha resa celebre al grande pubblico e che è rimasto nell'immaginario collettivo discografico, "Almeno tu nell'universo" cantato a Sanremo del 1988.

Sotto il brano, il commento di mamma Alessia:"Mi avete chiesto perché abbia scelto il nome Mia per la mia bimba, questo è uno dei motivi".
Puntuale poi, l'aggiunta di Facchinetti, a puntellare le gioie paterne: "Che cosa incredibile, essere padre. Penso ancora a quel sentimento, che vola orizzontale e per sempre, che lega me alla mia bimba.

Pensate che l'inizio di una nuova vita è il più grande miracolo che avviene sulla terra e questa luce si accende ogni attimo, anche ora. Se questo è solo l'incipit di questa fantastica avventura, la domanda è: quanto è preziosa la nostra esistenza? P.S. La mamma è sempre la mamma, ma anche i Superpapà non scherzano".
Un po' banale, retorico, ma giustificabile, stavolta!

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