La produttrice cinematografica ha raccontato di aver trovato finalmente il giusto equilibrio con l'ex marito
ROMA - Rita Rusic torna a parlare del suo matrimonio con Vittorio Cecchi Gori durante una lunga intervista rilasciata al settimanale 'F'.
Il matrimonio tra l'attrice e l'imprenditore non è stato di certo facile a causa della forte gelosia di quest'ultimo e la presenza costante della suocera a monitorare ogni passo della nuora.
«Telefonava ogni giorno per sapere se ero a casa. La madre non mi permetteva di avere niente appeso. Dovevo essere provvisoria in quella casa. Tenevo i vestiti in valigia e solo quando usciva potevo farmi stirare qualcosa», ha raccontato.
Anche il giorno delle nozze non è stato proprio tra i più felici per la Rusic, contrariamente a quello che si pensa per ogni sposa pronta a salire sull'altare, che ha rivelato: «Ero in ritardo, Vittorio chiamava in continuazione. Arrivata fuori dalla chiesa al Gianicolo, tra le lacrime dissi a mio padre che non volevo più sposarmi. Qualcuno avvertì Vittorio che venne a prendermi. Continuavo a ripetergli, 'Entro ma non firmo'. Sull'altare mi disse: 'Piantala di fare la ridicola, firma e non rompere, tanto sei sposata lo stesso'. Durante il ricevimento successe una cosa strana: mi si spezzò in due il tacco dalla scarpa. Lo presi come un presagio».
Dopo 17 anni di matrimonio e la nascita di due figli, Vittoria e Mario, è arrivato il divorzio nel 2000 e da allora la produttrice cinematografica ha ripreso in mano la sua vita tra viaggi, lavoro e la casa a Miami. Oggi però Rita afferma di esser riuscita a recuperare il rapporto con l'ex marito nonostante tutte le polemiche e le battaglie legali degli ultimi anni.
A farli riavvicinare sicuramente ha contribuito il malore che ha colpito Cecchi Gori circa un anno fa: «Quando si è sentito male, erano dieci anni che non lo vedevo. Con lui ora c'è un bel rapporto [...] Quando lui parla con me, si sente a casa. Poi ha le sue amichette, la sua vita, come io la mia. Ma la cosa bella è che nonostante il rapporto orribile che c'è stato dopo la separazione, abbiamo recuperato la capacità di comunicare. Inoltre c'è qualcosa di profondo che ci lega: il futuro dei nostri due figli. Tutto il resto sono cose da libro Harmony».