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In tribunale per la querelle fra la cantante e il produttore Dr. Luke non vuole rischiare di «essere vittima dei media»
LOS ANGELES - Katy Perry vuole che la sua testimonianza nel processo che vede contrapposti la collega Kesha e Dr. Luke sia secretata.
La 33enne è stata testimone in tribunale durante la battaglia legale ancora in corso tra Kesha e il produttore, che l'accusa di diffamazione dopo che lei ha detto di essere stata violentata da lui e di aver ricevuto droghe contro la sua volontà, e ora ha presentato una richiesta per fare in modo che i suoi commenti non siano resi pubblici, dato che ritiene che se finissero sui media potrebbero danneggiare la sua carriera.
Secondo 'E! News', il team legale della pop star avrebbe scritto in alcuni documenti: «Katy non ha alcun interesse personale in questo caso e sebbene abbia cooperato e dato la sua testimonianza, il suo intervento appare sostanzialmente poco rilevante. Visto il suo status di artista, attivista e modello per i giovani, Katy è facilmente vittima dei media che utilizzano qualsiasi storia per creare notizie esagerate. Data il suo marginale coinvolgimento nel caso, la natura confidenziale e privata della sua testimonianza dovrebbe e potrebbe rimanere tale».
Katy è stata chiamata a testimoniare dopo che era emersa l'esistenza di un sms scambiato nel 2016 tra Lady Gaga e Kesha nel quale si parla di un presunto stupro ai danni proprio della Perry perpetrato sempre da Dr. Luke. Un'accusa ovviamente rigettata dal produttore.
