ITALIAIlaria D'Amico: «Io e Buffon 'clandestini' per tre mesi»

ROMA - Prima di venire allo scoperto, Gigi Buffon e Ilaria D'Amico hanno vissuto una relazione clandestina di tre mesi.

Ad aver smascherato il portiere della Nazionale e la giornalista sportiva fu il settimanale "Chi" che, nella primavera del 2014, diffuse alcuni scatti in cui si vedevano i due entrare separatamente dallo stesso portone di uno stabile milanese.

Da lì cominciò un'estate di scatti rubati e di continui appostamenti dei paparazzi, denunciati a più riprese dalla coppia che ha chiesto il rispetto della loro vita privata.

Intervistata da "Vanity Fair", la D'Amico, madre del piccolo Leopoldo Mattia con Buffon, ha rivelato: "La clandestinità della storia è durata pochissimo, neanche tre mesi. Entrambi vivevamo una profonda crisi. Ci siamo incontrati in un momento emotivo simile, e ci siamo trovati".

Ilaria ha confessato di aver nutrito più di un dubbio all'inizio delle frequentazioni con Gigi, a causa degli stereotipi che circondano i calciatori e di un vecchio episodio in cui l'ex-campione del mondo, ai tempi del Parma, indossò una maglietta con un messaggio provocatorio.

"Qualcuno pensava che la storia d'amore con lui fosse improbabile? Me lo sono detta anch'io: 'È impossibile'. Subivo lo stereotipo del calciatore. Un po' per preconcetto, un po' perché a volte i calciatori ci mettono del loro. Gigi per me era una commistione inde¬finita tra il campione di cui conoscevo le gesta e l'immaturo, se non il fascista che una volta, a Parma, aveva indossato una maglietta con la scritta "Boia chi molla". Con certi eroi nazionalpopolari capita sempre così. La ca***ta che fai da ragazzo nel tempo assume una dimensione che, soprattutto se sei riservato e non ti racconti, tende a farti rimanere sempre uguale nel corso degli anni"

Dopo pochi contatti lavorativi, per Gigi e Ilaria la scintilla è scoccata all'improvviso.

"Colpo di fulmine. Prima di quella sera ci eravamo spediti tre sms in 15 anni" - ha detto la giornalista 42enne.