Come (ri)ascoltiamo oggi, nell’epoca di MeToo, alcune canzoni del passato dove gli autori non hanno usato mezzi termini per descrivere il comportamento femminile?
LUGANO - Canzoni in cui, in un modo o nell’altro, l’autore del testo, raccontando di una donna, oppure parlandole direttamente dai versi e dalle strofe, non ha utilizzato filtri o mezzi termini.
Ne abbiamo selezionate alcune: da “Teorema” (1981) di Marco Ferradini a “Niente male” (2004) di Fabri Fibra, da “Si muovon le...” (2010) di Fedez
a “Rapput” (1991) di Claudio Bisio, da “Colpa d’Alfredo” (1980) di Vasco Rossi a “Bella stronza” (1995) di Marco Masini, passando da “Essere donna oggi” (1992) di Elio e le Storie Tese, così come da “Avventura con un travestito” (1979) di Franco Califano.