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TESTATI PER VOIDa due settimane abbiamo il nuovo AppleWatch. Ecco come è andata

10.10.18 - 16:00
Tutto quello che c'è da sapere su AppleWatch Serie 4. Siamo pronti a parlarvi della prima vera e propria evoluzione dell’orologio intelligente nato sotto il segno di Tim Cook.
Da due settimane abbiamo il nuovo AppleWatch. Ecco come è andata
Tutto quello che c'è da sapere su AppleWatch Serie 4. Siamo pronti a parlarvi della prima vera e propria evoluzione dell’orologio intelligente nato sotto il segno di Tim Cook.

LUGANO - Sono bastati meno di 5 anni per ribaltare il settore orologiero.  Anche se i semplici numeri dicono solo parte della verità (un conto è vendere orologi da 500 CHF, un’altro è vendere prodotti da diverse migliaia di franchi) Apple è diventata, numeri alla mano, il numero uno nel settore orologiero. Nel paese dei mastri orologiai e dei coltelli multifunzioni è arrivata anche la quarta generazione degli Apple Watch che, oltre a misurare il tempo, fanno tante altre cose. Abbiamo al nostro polso la versione con cassa in acciaio rosa e ora vi presentiamo le nostre riflessioni.

Dimensioni e design

Due millimetri in più non sono molti, nella maggior parte dei casi possono passare inosservati, ma talvolta possono fare la differenza. In questo caso svaniscono a dispositivo spento (le differenze di forme e dimensioni tra le ultime due generazioni sono davvero ridottissime), ma brillano appena lo schermo si illumina. Del display parleremo a breve, prima alcune considerazioni sulle nuove forme e curve dell’orologio. Sovrapponendo le ultime due generazioni dell’Apple Watch la Serie 4 supera sia in larghezza che in altezza i sui predecessori, ma grazie ai 10.7 millimetri di spessore (0.7 mm in meno rispetto al passato) risulta avere un volume complessivo minore. Dal punto di vista della portabilità non cambia sostanzialmente nulla. Inevitabilmente rimangono le differenze di peso tra la cassa in acciaio e quella in alluminio e, ancora una volta, la nostra preferenza ricade sul più leggero (ed economico) modello in alluminio.

Il nuovo modello ha un raggio di curvatura degli angoli maggiore e il tasto laterale, quello posto sotto la corona digitale (di cui parleremo in seguito), rispetto al passato non è più sporgente ed è a filo con la cassa dell’orologio. A metà strada tra questo tasto e la corona digitale vi è ora il piccolo foro del microfono. Sull’altro lato della cassa vi sono due “tagli” allineati di dimensioni molto maggiori rispetto al passato. Dimensioni maggiori per un audio decisamente più potente. La scelta di spostare il microfono allontanandolo dagli altoparlanti migliora qualità dell’audio durante le telefonate. Una miglioria che, a differenza dell’audio più chiaro e forte, nei nostri test non abbiamo percepito.

Schermo e quadranti

Appena lo schermo si illumina la differenza rispetto agli Apple Watch Serie 3 o precedenti si mostra in tutto il suo splendore. Lo schermo è decisamente più ampio (+32% del 44mm rispetto al 42mm e +34% del modello “piccolo” da 40mm di diagonale rispetto al precedente modello da 38mm) e questa è le novità che più apprezziamo. Il risultato è stato raggiunto grazie alla possibilità di creare uno schermo con gli angoli arrotondati. In questo modo i pixel riescono ad avvicinarsi maggiormente ai bordi della cassa riducendo sensibilmente la cornice. Lo schermo più ampio permette di inserire maggiori informazioni nei quadranti, ma anche di aumentare le dimensioni dei caratteri e visualizzare meglio i testi dei messaggi, ma anche quelli dei bottoni che, loro stessi, sono stati ingranditi rendendoli più facili da usare.

Parlando di quadranti dobbiamo dire che quelli che al momento ci convincono maggiormente sono infrograph e infograph modulare. Il primo è quello che al momento preferiamo perché riesce a fornire il maggior numero di informazioni aggiuntive. Peccato però che alcune applicazioni come Mail, il telefono o iMessage non siano selezionabili in nessuna delle otto complicazioni che riempiono e colorano lo schermo. Il quadrante infograph modulare, rispetto al precedente e ancora presente modulare, nella sua complicazione centrale permette di visualizzare meglio e in modo più intuitivo le informazioni offerte da alcune applicazioni (per esempio l’andamento giornaliero del proprio battito cardiaco o i dettagli della propria attività ora per ora). Ci piace anche la possibilità di inserire un contatto diretto nelle complicazioni. In questo caso toccando la sua icona si apre un menu con tre possibilità per contattare la persona selezionata: telefonare, mandare un messaggio o scrivere un email. 

Gli altri quadranti introdotti con l’ultimo aggiornamento di iOS5, come per esempio Fuoco e acqua, Metallo liquido o Vapore sono esteticamente belli, e le animazioni sullo schermo maggiorato fanno sicuramente un altro effetto. Il numero ristretto di complicazioni che permettono di selezionare si adatta a chi desidera un quadrante più artistico.

Digital Crown

La nuova corona digitale rispecchia il carattere innovativo dell’intero orologio. All’interno della corona è stato inserito un sistema di feedback aptico. Ruotando la corona si attiva e fornisce l’impressione di ruotare una corona meccanica degli orologi meccanici. Non si tratta però di un semplice effetto fine a se stesso, sin dalle prime volte che ci è capitato di usare la nuova corona abbiamo avuto l’impressione di riuscire a gestire meglio lo scorrimento nelle lunghe liste presenti nei vari menu.

La novità più interessante è però la possibilità, grazie alla nuova corona, di far passare un segnale elettrico attraverso il nostro corpo e di registrare i dettagli del nostro battito cardiaco. Per la grande novità presentata ad inizio settembre, ossia la possibilità di registrare in trenta secondi un elettrocardiogramma grazie al proprio orologio, bisognerà però aspettare. Negli Stati Uniti questa funzione verrà attivata grazie ad un aggiornamento software entro fine anno, ma per tutti gli altri paesi bisognerà attendere non si sa quanto. Nell’incontro in cui ci è stato presentato il nuovo telefono non sono stati in grado, e non hanno voluto, sbilanciarsi in nessun modo limitandosi ad assicurarci che tutti i modelli in vendita sono potenzialmente in grado già ora di leggere il nostro battito cardiaco. Prima di ricevere però anche noi l’aggiornamento software che sbloccherà questa interessantissima funzione occorrerà l’approvazione dalle autorità sanitarie federali.

Cuore e sensori

I nuovi Apple Watch Serie 4 hanno in dotazione un nuovo processore S4  che rendono l’orologio molto più reattivo ad ogni comando, notevolmente più rapido nell’aprire le applicazioni e anche nell’accensione. Ad ogni ricarica (la batteria supera agevolmente l’intera giornata) l’esperienza di utilizzo trae particolare giovamento da questa maggiore potenza, ma anche dai nuovi sensori che monitorano i nostri movimenti e misurano i nostri battiti cardiaci. L’Apple Watch è così in grado di leggere una caduta e i successivi movimenti permettendoci, nel malaugurato caso ci fossimo fatti male, di chiamare soccorsi. Nel caso di mancata risposta l’orologio è anche in grado di chiamare soccorsi e di inviare la nostra posizione a potenziali soccorritori (da segnalare che l’orologio conosce i numeri dei soccorsi di ogni paese e autonomamente è in grado di chiamare quelli in cui ci troviamo). È chiaro che tutto ciò non è solo una questione di sensori, ma anche di software e in questo il nuovo watchOS5 (disponibile anche per le generazioni precedenti) ha un ruolo centrale. Fino alla generazione precedente l’Apple Watch era in grado di riconoscere aumenti del battito cardiaco potenzialmente preoccupanti, ora però ci allerta anche nel caso il battito si abbassi oltre delle soglie personalizzabili. In queste due settimane non ci è capitato di cadere seriamente, e quindi sospendiamo la valutazione su quell’aspetto, mentre in alcune occasioni siamo stati allertati per battiti oltre i valori soglia (non preoccupatevi, avevamo abbassato le soglie limite per verificarne il funzionamento).

Il nuovo giroscopio e il nuovo barometro servono però anche ad altre funzioni e dobbiamo dire che, per esempio negli allenamenti svolti (per la verità non moltissimi), non abbiamo riscontrato particolari differenze rispetto alla serie 3. Le migliorie software del nuovo watchOS5 hanno apportato nuove tipologie di allenamento e anche il riconoscimento automatico del tipo di allenamento che stiamo facendo.

 Conclusioni

 Se non fosse per il prezzo, anch’esso in aumento rispetto ai precedenti modelli (si parte da 449 CHF per il modello in alluminio senza connessione cellulare fino ai 749 CHF per quello in acciaio inossidabile e carta esim per la connettività cellulare), il giudizio sarebbe positivo sotto tutti i punti di vista (piccola consolazione: tutti i “vecchi” braccialetti sono compatibili con le nuove casse). Gli ingegneri Apple sono riusciti a migliorare, senza stravolgere, un prodotto di successo apportando alcune modifiche in aspetti sensibili. Gli Apple Watch da sempre cercano di entrare in una dimensione “personale”. La Serie 4 lo fa innanzitutto attraverso lo schermo più ampio che rende più semplice tutte le possibili forme di comunicazione. Lo fa migliorando nella lettura del nostro corpo; talvolta per rassicurarci, altre volte per metterci nelle migliori condizioni possibili per prenderci cura di noi stessi. In tutti questi ambiti l’Apple Watch Serie 4 eccelle, ma tutto questo merita un prezzo così alto? Anche in questo caso la risposta è personale e la vostra la conoscete solo voi.
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