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CHIASSOOltre 5mila persone per ChiassoLetteraria

07.05.17 - 17:00
Si è chiusa oggi la kermesse con a tema "Il bosco"
Michela Di Savino
Oltre 5mila persone per ChiassoLetteraria
Si è chiusa oggi la kermesse con a tema "Il bosco"

CHIASSO - ChiassoLetteraria giunge al termine con successo, e il freddo non ha fermato i momenti all’aperto come Speciale Chiasso o i momenti previsti nel Parco delle Gole della Breggia. Oltre 5mila le presenze per i vari appuntamenti di questa edizione 2017, inaugurata venerdì 5 maggio con Alain Mabanckou, scrittore franco-congolese, ma che aveva già vissuto un'importante anteprima con David Grossman.

Al format molto amato, si aggiunge l’altissimo gradimento per il tema affascinante e avvolgente, NEL BOSCO, un bosco fisico, emotivo, allegorico e onirico. Il festival si è sviluppato a partire dal focus sul nord Europa  Sofi Oksanen, la principale scrittrice finlandese, ha chiuso il sabato, Kjell Westö, affermato scrittore e giornalista finlandese di lingua svedese, ha  presentato domenica, in prima assoluta, il romanzo Miraggio 1938, (Iperborea); Maja Lunde, scrittrice norvegese, che con La storia delle api, è da mesi ai vertici delle classifiche ( Marsilio), pure presentato in anteprima. Dalle foreste del nord Europa alle distese del nord America con la nativo-americana, Joy Harjo, che ha avuto l’onore di chiudere il festival 2017.

Per la prima volta in Ticino, poi, Paolo Cognetti; o ancora Stefano Valenti, intervistato dalla classe opzionale di letterature italiane e internazionali del Liceo Lugano 1, a cura del docente e poeta Fabio Pusterla. O ancora, Marco Martella, ha affascinato sul genius loci del giardino. Non sono mancati gli amati e tradizionali  carta bianca al poeta Fabio Pusterla, con i poeti Pietro De Marchi, Mattia Cavadini (bello il suo concetto di bosco come soglia esistenziale dove sentirsi a casa per davvero) e Umberto Fiori. E poi il grigionese Leo Tuor con la edizione italiana presentata fresca di tipografia di uno dei suoi testi più amati ( “Settembrini”).

Ancora letteratura svizzera, nell’incontro a tre con Anne-Sophie Subilia, Noëmi Lerch e Doris Femminis, coordinato da Sebastiano Marvin,  avvenuto proprio in mezzo al parco delle Gole della Breggia. 

E sempre fisicamente nel bosco delle Gole della Breggia,  lo spettacolo OPERAZONE VEGA, il secondo capitolo di un’antologia sui radiodrammi di Friedrich Dürrenmatt a cura della compagnia chiassese V XX ZWEETZ e in collaborazione con Teatro d’Emergenza, per la regia di Alan Alpenfelt, con Gabriele Ciavarra, Federico Dilirio, Nello Provenzano, Adele Raes, Ulisse Romanò e Max Zampetti. Che è stato un grandissimo successo, tutto esaurito in ogni replica.

Un ulteriore momento poetico dagli alti contenuti umani, infine, il poema musicale Uno di nessuno. Io sono Antonelli, in prima assoluta, scritto dal poeta Massimo Gezzi con musiche del chitarrista Roberto Zechini. Domenica, infine, non ha tradito le aspettative, lo SPECIALE CHIASSO 3, promenade letteraria nei luoghi storici e mitici della cittadina di confine con interventi di Adriano Bazzocco, storico; Maurizio Binaghi, docente liceale e storico; Tarcisio Casari, collaboratore del Centro di dialettologia e di etnografia; Giancarlo Dionisio, giornalista sportivo; Wilma Gilardi Bontognali, lettrice e già “signorina Buonasera della TSI”; Georg Kreis insigne storico svizzero; Stefano Marelli, scrittore; Alberto Nessi, poeta e scrittore, con un suo inedito; Luca Ortelli.

Come sempre ancora belli e seguiti gli eventi collateraii, giovedì 4 il lancio dell’istallazione  “Deerstand - Stagestand”  di Florian Hauswirth e Katia Ritz  allo Spazio Lampo di Chiasso ( visibile fino al 4 giugno), sempre loro l’istallazione “Microcosmos” allo Spazio Officina; i vari appuntamenti al Murrayfield Pub, Chiasso a partire dal TICINO POETRY SLAM , Avanspettacolo di poesia orale e prestante con vincitore a cura di Marko Miladinovic; la cena alla presenza degli autori con letture daile loro opere del sabato sera; l’anteprima ticinese alla presenza del regista di MIRR di Mehdi Sahebi, organizzata insieme al Cineclub del Mendrisiotto.

Fra le novità, lo streaming, che ha accompagnato tutti gli incontri, e che è stata molto gradito, agevolando chi era combattuto a causa del tempo inclemente.

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