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HI-TECHAirPods, è una questione d'orecchio

12.01.17 - 15:00
Abbiamo trascorso quasi un mese con le nuove AirPods. Vi raccontiamo pregi e difetti
AirPods, è una questione d'orecchio
Abbiamo trascorso quasi un mese con le nuove AirPods. Vi raccontiamo pregi e difetti

LUGANO - Abbiamo ricevuto le nuove AirPods, cuffiette senza filo che si collegano a telefoni (anche Android) tablet e computer vie Bluetooth, poco prima di Natale. Le abbiamo testate in diverse situazioni: camminando per strada (con e senza cuffia), in auto, a casa mentre cucinavamo e anche facendo le pulizie, a letto la sera per guardare un film sull'iPad o mentre pedalavamo su una ciclette guardando un film in streaming sul computer. Nel complesso possiamo dirci soddisfatti, piacevolmente  soddisfatti da alcuni aspetti decisamente azzeccati, ma anche un po' delusi da alcune scelte che non ci convincono. Andiamo in ordine e cominciamo dalla scatola.

Abbinamento - Potremmo fare la battuta affermando che con la loro linea decisamente pulita e futuristica le nuove cuffie in Ear (ossia da inserire nei padiglioni auricolari) si possono indossare con tutto, ma non ci siamo ancora completamente abituati alla vista delle due cuffiette bianche che scendono dalle orecchie. Quando le guardiamo appoggiate sul tavolo, o ancor meglio nella loro custodia (che oltre a custodirle si preoccupa anche di caricarle così da poter arrivare fino a 24 ore di ascolto), ci convinciamo che ancora una volta il design di Cupertino si impone sulla concorrenza, ma indossate ci convincono meno. Sarà forse una questione di abitudine, ma le due pretuberanze, necessarie a contenere i microfoni all'origine dell'ottima qualità audio durante le telefonate, richiamano forse troppo le classiche cuffiette con filo per non dare l'impressione di essere delle cuffie mozzate. Esaurita la questione stilistica ci sembra giusto dire qualcosa sulla procedura di abbinamento delle cuffie con il proprio telefono (che nel caso di un iPhone deve però essere aggiornato a iOS 10.2). Con un iPhone si deve procedere così: aprite la scatola, estraete la custodia e avvicinatela al telefono (con Bluetooth acceso), aprite la custodia e... fatto. Allo stato attuale ci risulta essere la procedura di abbinamento più semplice e rapida mai provata. 

Utilizzo - Fatto l'abbinamento è ora di provarle. Quando le cuffie sono nella custodia essa provvede a ricaricarle, bastano 15 minuti per garantire tre ore di ascolto. Quando si apre la custodia per estrarre le cuffie ad una spanna scarsa dal telefono sullo schermo appare la schermata che mostra i livelli di carica. Estraendo una cuffia la schermata cambia mostrando la carica di ogni singola cuffietta. Inserendo le cuffie nelle orecchie si sentono due suoni che ci informano della loro attivazione. A questo punto basta schiacciare play per sentire il brano scelto. Fin qui abbiamo ben poche critiche da muovere a Apple. In sole due occasioni ci è capitato di dover reinserire le cuffiette nella custodia e ripetere la procedura perché una delle due non dava segni di vita e in altre due occasioni abbiamo sentito un leggerissimo ritardo nel cominciare a riprodurre i suoni da parte di una cuffietta. Azzardiamo una percentuale, ma nel 95% dei casi il funzionamento è stato ineccepibile. 

Suono - Parlando di qualità audio dobbiamo confessare che la sensibilità delle nostre orecchie non è quella di un audiofilo e che quindi le nostre considerazioni vanno calibrate su quelle di un utente medio. Detto questo ci sembra che la qualità audio sia assolutamente in linea con le sorelle cablate e ci spingiamo oltre dicendo che a volumi bassi il suono ci sembra più vuoto, con bassi e percussioni che tendono a svanire rispetto ai suoni alti e alla voce. Alzando il volume sopra il 50% il suono diventa invece più ricco e profondo, diremmo piacevole. Ci sembra inoltre corretto sottolineare il fatto che trattandosi di cuffie "normali", benché wireless, e prive di sistemi per la riduzione dei rumori esterni (ideali quindi per l'utilizzo in città o in auto) non sono cuffie destinate all'ascolto ad alta definizione, ma piuttosto per l'utilizzo in situazioni e contesti tra loro molto differenti. In questi casi la rapidità di connessione, la facilità con la quale si può passare dal telefono all'iPad o al proprio Mac, sono atout di cui tener conto al momento della scelta. Fin qui tutto bene se non addirittura molto bene. Per quanto concerne i comandi il discorso cambia. 

Comandi - Per modificare il volume, per passare al brano successivo o tornare a quello precedente, bisogna interrogare Siri. Lo si fa comodamente toccando due volte, in rapida successione, una delle due cuffiette. Peccato che nei primi giorni capitasse di picchiettare più volte senza nessun effetto se non quello di generare frustrazione e di costringerci comunque ad impugnare il telefono. Dopo una fase di reciproco adattamento Siri ha cominciato a rispondere prontamente, ma quando si attiva la musica si ferma in attesa di ascoltare il comando, per poi riprendere. Non proprio il massimo. Volendo si può anche decidere di abbinare questo doppio tocco al tasto play/pause, perdendo però la possibilità di alzare e abbassare il volume senza interagire con il telefono. 

Prima di concludere un'ultimo sassolino: appena si toglie una cuffia l'audio si interrompe (e ovviamente anche il video nel caso di un film) per poi riprendere appena si reinserisce la cuffia nell'orecchio. Il funzionamento è impressionantemente rapido, quasi magico, peccato però che se non impugnate la cuffia solo dalla parte allungata, è altrettanto facile coprire involontariamente con i polpastrelli i due sensori che mandano il segnale di interrompere l'audio e vanificare in un attimo la magia precedente. Buoni propositi per il 2017? Abituarsi ad impugnare le cuffiette dalla parte allungata.

Consiglio - Il nostro consiglio è di provarle in negozio prima di gettarsi nell'acquisto per due semplici motivi: il costo (179 CHF non sono pochi anche se in linea con altri prodotti simili di altri marchi), e il problema della stabilità nell'orecchio. Se pensavate di scartarle scottati dalle precedenti esperienze con le EarPods vi invitiamo a non farlo. Nelle settimane di test ci è infatti capitato in pochissimi casi che le cuffiette cadessero dalle orecchie (quasi sempre perché impigliate nei vestiti), abbiamo anche letto commenti di maratoneti che dicono di poterle usare per correre e altri che suggeriscono l'utilizzo di nastri adesivi per mantenerle in posizione.  è però innegabile che la scelta di Apple di affidarsi ad una forma rigida per tutte le orecchie, nonostante i test svolti e i proclami, non può andar bene a tutti. 

Dopo averne descritti i difetti può sembrare strano sbilanciarsi in favore delle nuove AirPods, ma la loro praticità e facilità di utilizzo è tale da meritare, a nostro avviso, di venire prese in considerazione se siete alla ricerca di un prodotto di questa categoria.

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