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PRO JUVENTUTEPer Natale un solo desiderio: non risparmiare sui giovani

20.12.18 - 06:00
Le politiche giovanili rappresentano una forma di ricchezza sulle quali troppo spesso si tende a "tagliare"
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Per Natale un solo desiderio: non risparmiare sui giovani
Le politiche giovanili rappresentano una forma di ricchezza sulle quali troppo spesso si tende a "tagliare"

Che cosa vorrei trovare sotto l'albero? Beh… chi fa il mio mestiere si augura, tra le altre cose, di poter contribuire in modo fattivo alla crescita di questo Paese attraverso lo sviluppo di una forma di ricchezza che, a parole, trova tutti d'accordo salvo poi, nei fatti, venire assai frequentemente sacrificata sull'altare di altre irrinunciabili priorità.

Quello che mi auguro è in verità una cosa molto semplice, e consiste nel poter sempre stare all'erta in ambito di politiche giovanili per poter poi stimolare (provocare, richiamare l'attenzione, magari anche sbugiardare e altro ancora) chi dice di occuparsi di questi temi ma che in verità non lo fa.

Se penso a tutto quello che si potrebbe invece fare di molto concreto con il corrispettivo finanziario di quindici (quindici… non millecinquecento o quindicimila… quindici) metri di marciapiede, anche in un comune piccolo piccolo che sopravvive (a torto o a ragione) alle aggregazioni, rimango basito davanti alle cosiddette forme di risparmio che a volte (troppo spesso, in effetti) vengono messe in essere a spese delle politiche giovanili, anzi…: dei giovani stessi (poiché questi denari sono rivolti a loro e solo a loro).

Alcuni giorni fa ho incontrato per caso un vecchio amico che si occupa di animare un centro giovanile. Le difficoltà nelle relazioni con il comune – ma non mi dire… - sono di genere finanziario (stiamo parlando di un cifra di qualche migliaio di franchi… nemmeno diecimila)… Non ci sono quattrini (e quando mai ce ne sono stati?) e quindi bisogna pensare bene a come spenderli. Bene… litania già sorbita. E lo sfogo del giovane animatore è stato qualcosa del genere: «Beh… se si chiude il centro non ci si lamenti poi se i giovani – il che è un loro diritto sacrosanto – se ne vanno in giro per il Paese… e ne usino come par loro».

Ecco… Forse una risposta sbrigativa, dettata magari più dal fastidio di dover ripetere sempre le stesse cose. Una risposta comunque sincera e anche vera quasi nella sua totalità, poiché i giovani sono di tutti, e non solo di un Paese.

Uno splendido Natale a tutti.

Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana

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