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PRO JUVENTUTELa parola ai giovani

29.11.18 - 07:00
I ragazzi hanno sempre inventato e sviluppato parole nuove, mettendocele a disposizione affinché i nostri ragionamenti siano ancora più profondi di quanto fino ad oggi siano stati
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La parola ai giovani
I ragazzi hanno sempre inventato e sviluppato parole nuove, mettendocele a disposizione affinché i nostri ragionamenti siano ancora più profondi di quanto fino ad oggi siano stati

Platone diceva che all'opinione piace opinare. Parole grosse, che ci invitano a prestare molta attenzione alla nostra facoltà di ascoltare gli altri e di argomentare le nostre tesi, con dovizia di particolari e con rigore.

C'è un progetto che si aggira per l'Europa (degli spettri non bisogna aver paura) che da noi si chiama: La gioventù dibatte. Un'iniziativa intelligente che valorizza le intelligenze dei ragazzi che a questo progetto prendono parte; giovani i quali, al di là di ogni posizione già-da-altri decisa (e qui sta il bello del discorso; perché negli adulti, troppo spesso, le decisioni si traducono in pregiudizi) si armano di dialettica e di logica per difendere, all'interno di una discussione, una precisa tesi: con rigore, arguzia, perspicacia e con un senso del valore di ciò che stanno facendo da far indivia al più maturo dei più sperimentati politici (che della dialettica e della logica argomentativa, lo sappiamo, fanno largo uso).

Ora, considerato il fatto che si parla come si è, nel senso che le parole pronunciate da qualcuno ci dicono moltissimo su colui che le pronuncia, possiamo dire che un uso attento e ponderato della parola sorte degli effetti significativi sullo sviluppo di profili di personalità di chi, appunto, all'esperienza della parola prende parte.

La parola (pronunciata, letta, ascoltata, scritta) è importante, soprattutto – mi si consenta – se a veicolarla è un giovane che, magari, ne inventa di nuove e ce le mette a disposizione affinché i nostri ragionamenti siano ancora più profondi di quanto fino ad oggi siano stati.

Proviamo quindi, in quanto adulti, a misurarci con le parole dei giovani prestando loro l'attenzione che meritano e che fa di noi, inesorabilmente, degli adulti migliori.

Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana

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