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PRO JUVENTUTEUna storia a lieto fine

18.10.18 - 07:00
Immaginiamo cosa possiamo fare per i ragazzi e facciamolo
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Una storia a lieto fine
Immaginiamo cosa possiamo fare per i ragazzi e facciamolo

Di quando in quando, sul web spopolano delle storie che hanno un lieto fine. L'orsetto curato, l'albero salvato, il fanciullo soccorso e via dicendo, assurgono agli altari della cronaca e, per una volta, diventano importanti agli occhi dell'opinione pubblica.

Un giorno chiesi ingenuamente ad una giornalista come mai in ambito di politiche giovanili (ma non solo) a farla da padrone erano praticamente sempre e solo le notizie negative. La risposta fu che, per fortuna, alcuni fatti (come ad esempio un furto d'auto, una rissa, un piccolo imbroglio… tutto perpetrato da giovani) fanno ancora notizia. La risposta fu, allora, convincente. Oggi non lo è più. Dobbiamo abituarci (tutti, non solo i giornalisti) ad un'immagine che comprenda sempre di più gli aspetti positivi di cui i giovani sono portatori.

È davvero importante poter dire, e chiaramente, che i giovani sono persone in gamba, capaci, intelligenti, che hanno bisogno di educazione, e di un'educazione di qualità, forte, coraggiosa, determinata ad investire. È chiaro: ci sono delle eccezioni. Ci sono ragazzi che abbisognano di più, che sembrano fannulloni, nullafacenti, svogliati e via dicendo. E va bene. E allora, ancora a maggior ragione questi – proprio questi, perché è facile essere bravi con i bravi – necessitano dell'attenzione necessaria da parte di tutte le persone (da non confondersi con i servizi) che gli stanno attorno. E proviamoci allora, se già non lo facessimo; immaginiamoci cosa possiamo fare per i ragazzi che ci stanno attorno, e facciamolo; con impegno, serietà e divertimento. A quel punto anche noi potremmo raccontare una storia a lieto fine in più di quella che di quando in quando leggiamo sui giornali.

Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana
 

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