Riappropriarsi dei tempi della vita è importante per poter crescere in un modo sano ed equilibrato
Lo sappiamo: la conoscenza è uno dei beni più preziosi a cui si possa ambire. E la conoscenza, come qualsiasi altra cosa, ha i suoi tempi: per germogliare, per maturare, per crescere, per diffondersi e per moltiplicarsi. Oggi, però, sembrerebbe che questo tempo non ci sia più o che, nella migliore delle ipotesi, sia risicatissimo.
Bisogna stare al passo, conoscere, applicare… e poi conoscere di nuovo e applicare di nuovo e via dicendo. Il tutto a ritmi serrati. Sappiamo però che questo tipo di processo non porta sempre dei benefici; succede ad esempio che detti ritmi non siano sostenibili. Molti si sentono anche in colpa per non poter essere capaci di stare al passo.
A volte, poi, sono anche i genitori che subiscono questo tipo di pressione, condividendolo – diciamola così… - con i figli, chiamati a loro volta a dover saper fare un sacco di cose in modo non sempre facilmente comprensibile. Appropriarsi dei tempi della conoscenza (ma anche di altri tempi: quelli della relazione, quelli dell'attesa, quelli della bellezza e via dicendo) è davvero importante per poter crescere in modo sano ed equilibrato.
Siamo noi adulti i primi a dover riportare la nostra attenzione su questi aspetti, e a non metterla via dicendo che è il mondo che va così e che non ci si può fare nulla. Basterebbe in fondo poco e i nostri bambini e giovani ne beneficerebbero davvero molto.
Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana