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IUFFPInsegnanti appassionati: per non smettere mai di imparare!

27.10.17 - 07:00
Ripensando ai tempi della scuola quasi tutti ricordiamo un o una insegnante che ci ha contagiati con il suo entusiasmo e che ha saputo trasmetterci la passione per la materia che insegnava
Insegnanti appassionati: per non smettere mai di imparare!
Ripensando ai tempi della scuola quasi tutti ricordiamo un o una insegnante che ci ha contagiati con il suo entusiasmo e che ha saputo trasmetterci la passione per la materia che insegnava

Per noi quell’insegnante è stato fondamentale per vivere bene la scuola e per non smettere mai di imparare!

Questo vale ancor più nelle scuole professionali che hanno il compito di promuovere negli allievi una cultura dell’apprendimento per tutta la vita che li renda professionisti flessibili, capaci di innovare, e quindi di continuare ad apprendere e crescere professionalmente nel corso di tutta la loro carriera.

L’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale IUFFP da alcuni anni indaga i fattori che favoriscono motivazione, soddisfazione e benessere professionale negli e nelle insegnanti delle scuole professionali al fine di poter delineare raccomandazioni per tutti gli attori coinvolti nonché definire interventi da inserire nella propria offerta formativa. Come stanno dunque gli e le insegnanti delle scuole professionali?

I risultati a livello nazionale indicano che il 36% degli insegnanti sono “entusiasti”: altamente soddisfatti a fronte di un lavoro che non percepiscono particolarmente difficile; il 19% è stato definito “sufficientemente adattato” in quanto, pur sentendosi poco esposto a difficoltà, si sente meno soddisfatto e motivato. Si rilevano poi 3 gruppi di insegnanti che si sentono frequentemente in situazione di difficoltà. Di questi un 19% mantiene livelli di soddisfazione buoni, mentre un 8% è decisamente in una condizione di rischio, manifestando bassissima motivazione e soddisfazione.

Infine si rileva un 18% di insegnanti che percepiscono le stesse difficoltà dei colleghi “a rischio”, ma presentano una motivazione ed una soddisfazione decisamente paragonabile a quella degli entusiasti. Si tratta dei cosiddetti “resilienti” ovvero di coloro che sono capaci di mantenere entusiasmo e motivazione nonostante le difficoltà. Se da un lato, idealmente, vorremmo poter eliminare tutte le difficoltà a cui gli insegnanti sono confrontati, dall’altro pare più realistico lavorare per rafforzare le risorse che possano favorire quella capacità di essere “resilienti” quando le difficoltà si presentano. E cosa fa la differenza tra quegli insegnanti che appaiono “a rischio” e il gruppo dei “resilienti”? Lo studio dello IUFFP rileva la grande importanza che hanno soprattutto 3 aspetti: la motivazione iniziale con cui gli insegnanti scelgono alla professione, la loro convinzione di poter fare la differenza nella vita degli studenti; il quanto si sentano preparati per l’insegnamento e la gestione delle classi in tutte le loro complessità e; la possibilità di contare sul supporto dei colleghi e della direzione. Tre aspetti su cui lo IUFFP ritiene importante investire per far sì che tutti gli studenti e studentesse possano incontrare nel loro cammino scolastico insegnanti che stanno bene, capaci ed appassionati, che sappiano fare la differenza e trasmettere l’entusiasmo dell’imparare, proprio come quell’insegnante che tutti ricordiamo.

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