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LOCARNOAsia ed Europa s'incontrano per discutere di etica del cinema documentario

07.08.15 - 09:10
Il tema è al centro della 15esima Documentary Summer School organizzata dall’USI e dal Festival
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Asia ed Europa s'incontrano per discutere di etica del cinema documentario
Il tema è al centro della 15esima Documentary Summer School organizzata dall’USI e dal Festival

LOCARNO - Nel cinema documentario quali questioni etiche si deve porre un regista nei confronti delle persone che riprende? E quali doveri ha nei confronti del pubblico? Il tema dell’etica è quest’anno al centro della 15esima Documentary Summer School organizzata dall’Università della Svizzera italiana e dal Festival del film Locarno.

Alla Documentary Summer School (DSS), che si terrà dal 10 al 14 agosto, parteciperanno 25 studenti di cinema, comunicazione e antropologia provenienti da otto diversi paesi. Quasi la metà di loro arriva a Locarno per la prima volta dalla Cina e dalla Corea del Sud. La DSS offre loro una preziosa occasione di incontro e discussione su temi sensibili. In un’epoca in cui le immagini si diffondono in tutto il mondo con estrema facilità, diventa importante riflettere sulle responsabilità di un’opera che propone una rappresentazione della realtà sulla quale le persone riprese non hanno nessun controllo. Allo stesso modo, esistono altre questioni di etica, ad esempio quelle che riguardano il rapporto tra chi definisce la sua opera “documentario” e lo spettatore del film.

La Summer School, diretta da Maria Cristina Lasagni - docente di cinema documentario all’USI -, vede la partecipazione di tre docenti ospiti: Maria Nevina Satta, Amedeo D’Adamo (Università Cattolica di Milano) e Jinhee Choi (King’s College di Londra). Gli studenti avranno inoltre l’opportunità di discutere di etica del documentario anche durante due incontri esclusivi con registi in concorso nella sezione Semaine de la critique del Festival.

Coordinatori scientifici della Documentary Summer School sono i professori dell'USI Gabriele Balbi e Maria Cristina Lasagni; l’organizzazione è curata da Gloria Dagnino, con l’assistenza di Eleonora Benecchi.

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