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ASCONANon affondiamo la “passerella di Ascona”

09.10.18 - 10:48
Primi venti e correnti di polemiche a fronte di un progetto visionario
Giuseppe di Paolo
Istallazione The Floating Piers sul Lago di Iseo
Istallazione The Floating Piers sul Lago di Iseo
Non affondiamo la “passerella di Ascona”

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Primi venti e correnti di polemiche a fronte di un progetto visionario

ASCONA – Progetto poco innovativo? Forse. Passerella troppo lunga? Forse. Progetto senza le necessarie basi legali? Forse. Troppo oneroso? Forse.

Come spesso succede, le idee vengono stroncate dalle polemiche sul nascere, prima che il progetto sia stato elaborato e presentato nella sua completezza. Forse l’idea nata sulle rive del Lago Maggiore è megalomane, ma non per questo dobbiamo riversarvi tutta la negatività. All’opera vi è tutta una serie di professionisti della progettazione, del management, dello studio dell’impatto ambientale e della promozione turistica. Lasciamoli lavorare. Valuteremo l’idea sulla base di un progetto concreto, dettaglato e munito di un piano degli investimenti e di un businessplan.

La visione di collegare le Isole di Brissago alla terra ferma è intrigante e indubbiamente potrebbe rappresentare un’importante attrazione turistica per l’intera regione. Già in questo stadio se ne parla in tutto il mondo come se si stessero già posando le prime piattaforme galleggianti! Vi sono naturalmente una miriade di difficoltà tecniche, logistiche e di gestione del pubblico da valutare e studiare. Vi sono dei progetti similari, realizzati per esempio dai coniugi statunitensi Christo Yavachev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon, ma ogni situazione è differente e presenta nuove sfide tecniche.

Il progetto della “Passerella di Ascona” potrebbe dare alcuni spunti interessanti di riflessione. Parliamo di un progetto turistico visionario che necessita di un piano strategico di sviluppo nel quale situarlo. Esiste oppure si tratta di un progetto spontaneo nato nella testa di un creativo? Siamo nel 2018 e i problemi legati al trasporto nautico privato sul Lago Maggiore sono sempre ancora vincolati da una vetusta convenzione italosvizzera. Ci si potrebbe chiedere se per rilanciare il bellissimo parco botanico sulle Isole di Brissago non sarebbe meglio insistere per un’apertura del trasporto taxi lacuale da e per le isole. Le Isole Borromee con più di 1 milione di visitatori all’anno rappresentano in questo senso un ottimo esempio da seguire: i battelli taxi portano a ritmo serrato gli ospiti sulle varie isole.
Poi, se non erro, era stato lanciato dal Forum Lago Maggiore un bando di concorso con workshop e la stesura di un rapporto per rilanciare la navigazione sul bacino svizzero.
Niente di utilizzabile? Dimenticare l’esistente per realizzare il nuovo è più semplice, ma un peccato per le risorse sprecate. Forse!

Lasciamo lavorare i promotori e giudichiamo questo progetto a bocce ferme, quando avremo tutti i dettagli del caso. Ricordiamoci quello che ci ha insegnato George Washington Carver: Dove non c’è visione, non c’è speranza!

Testo a cura di Claudio Rossetti

Foto dell’istallazione The Floating Piers sul Lago di Iseo (di Giuseppe Di Paolo)


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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