Cerca e trova immobili

ITALIATrieste, città pensosa e schiva…

20.09.18 - 07:00
Una città d’arte sull’Idrovia Litoranea Veneta
Trieste, città pensosa e schiva…

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Una città d’arte sull’Idrovia Litoranea Veneta

VENEZIA - Troppo spesso considerata solo una città di passaggio per chi va a trascorrere l’estate in Croazia o Slovenia, Trieste merita invece più di una visita di qualche ora. Non l’aiuta, certo, la fama che si porta dietro di città decadente che non ha molto da offrire. In realtà, come scrisse Umberto Saba che qui nacque e visse, Trieste è una città con una scontrosa grazia. Non aspettatevi, quindi, un’accoglienza da cartolina che altre città riservano ai turisti venuti a portare soldi. Trieste è lì e si svela solo a chi ha voglia di scoprirla. Non a caso ha esercitato un fascino speciale su artisti e scrittori, come James Joyce e Stendhal. Come scrisse sempre Saba, alla fine della stessa poesia dedicata alla sua città tanto amata, Trieste è una città pensosa e schiva. Ma non noiosa, aggiungerei.

“Nido d’amore costruito in vano” così Giosuè Carducci chiama il Castello di Miramare nell’omonima poesia. Il Castello, in effetti, fu voluto nel 1850 dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per farne la dimora insieme alla consorte Carlotta del Belgio.
Affacciato sul mare e con ampi spazi verdi era l’ideale per l’Arciduca, esperto uomo di mare e amante della botanica. In realtà, Miramare non divenne mai il nido d’amore della coppia reale perché Massimiliano venne fucilato in Messico. Carlotta impazzita per la perdita, visse nell’annesso castelletto per qualche anno fino a quando fu trasferita in Belgio. 

Amate il caffè, allora Trieste fa per voi! Da non perdere il Caffè degli Specchi in Piazza Unità, il Caffè Tommaseo del 1830, il più antico di Trieste. Gli intellettuali di ieri e di oggi si incontrano al Caffè San Marco per sorseggiare e gustare i dolci tipici, accolti dalla foto di James Joyce che sembra approvare.

Piazza dell’Unità d’Italia è una delle piazze più belle che abbia visto in vita mia. È proprio di una bellezza che ti lascia a bocca aperta dallo stupore, di quelle che non sai dove guardare perché tutto ciò che ti circonda è meraviglioso: su tre lati risplendono degli eleganti e candidi palazzi (tra i quali troviamo il Municipio di Trieste, il Palazzo della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia e la Prefettura) e nel quarto c’è lui, il mare.
Nella piazza c’è la Fontana dei Quattro Continenti costruita tra il 1751 e il 1754. Le figure sono un’allegoria dei quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America).
Il richiamo a figure “straniere” non era gradito a Mussolini quindi nel 1938, in occasione della visita del Duce, la fontana fu rimossa. Davanti alla piazza si snoda il Molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l’annessione all’Italia. La rosa dei venti in bronzo presente sul molo è stata ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla Marina Italiana.

E dal mare si potrebbe raggiungere Trieste sulle vie d’acqua. L’idrovia Litoranea Veneta è una via d’acqua che un tempo era utilizzata per arrivare attraverso i canali fino a Trieste partendo da Venezia. Grazie al Consorzio Litoranea Veneta, che ha apportato numerose migliorie, adesso questa splendida ‘strada di acqua’ è disponibile anche a chi desidera passare una giornata diversa, muovendosi tra isolotti, dossi sabbiosi e i casoni dei pescatori.

Noi della Viaggi Rossetti stiamo lavorando ad un nuovo viaggio sull’acqua alla scoperta delle coste del Mar Adriatico con le numerose città d’arte quali Chioggia, Ravenna, Venezia, Padova e Trieste! Seguiteci…

Testo a cura di Claudio Rossetti

Per saperne di più: newsblog@viaggirossetti.ch 

Foto di Mihai-bogdan Lazar


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE