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RIVOLUZIONE CANNABISSemi e Talee: le differenze

22.07.20 - 08:00
Due metodi molto diversi per dare vita alla Cannabis
MA True Cannabis
Semi e Talee: le differenze
Due metodi molto diversi per dare vita alla Cannabis

Chi per la prima volta si avvicina al mondo della Cannabis e della sua coltivazione potrebbe essere stupito del fatto che non tutte le piante nascano da un seme: è possibile infatti creare dei veri e propri “cloni” partendo da una pianta più grande.

Entrambi i metodi hanno i propri pro e contro, che andremo ad approfondire in questo articolo.

I semi

Che cosa sia un seme di una pianta è chiaro alla maggior parte di noi fin dalla tenera età. Come selezionare il seme di Cannabis corretto invece è un po’ più complicato.

La scelta dei semi, infatti, non va fatta solamente in base alla varietà che si vuole coltivare, ma anche secondo le condizioni in cui verrà coltivata: alcuni semi sono infatti selezionati per essere coltivati al chiuso, altri in serra e altri ancora in campo aperto.

Molti coltivatori cominciano il loro primo raccolto proprio dai semi, selezionandoli per l’utilizzo e le varietà più consoni al loro scopo, per poi abbandonarli e passare alle talee.

Le talee

Una talea altro non è che un taglio proveniente da una pianta di Cannabis matura, detta anche pianta madre, che può essere piantato per produrre una nuova pianta. Una talea è della anche clone, in quanto la sua genetica è perfettamente identica a quella della madre da cui è stata tagliata.

Le talee hanno bisogno di cure attente nella fase iniziale del loro sviluppo, affinché mettano radici robuste. Il giusto mix di nutrienti, idratazione e luce è essenziale affinché possano superare la prima fase della loro vita e trasformarsi in una pianta forte e produttiva.

Proprio come i semi, anche le talee possono essere acquistate ed utilizzate come punto di partenza per il primo raccolto.

Meglio le talee o i semi?

Sia i semi che le talee sono il necessario punto di inizio per ogni produttore di Cannabis. Quale utilizzare, soprattutto nel lungo periodo, dipende interamente dalle proprie esigenze e non esiste un metodo corretto e uno sbagliato.

Un produttore che coltiva in outdoor grandissime quantità di Cannabis potrebbe voler usare sempre i semi, in quanto non richiedono il lavoro di taglio dalle piante madri e non generano dei cloni molto fragili nelle prime settimane di vita.

Chi invece coltiva indoor e vuole mantenere un’elevatissima qualità del prodotto costante nel tempo, senza mai avere sorprese nella genetica della pianta preferirà usare le talee, che in quanto cloni della madre non presentano mai variazioni.

C’è poi chi sperimenta con i semi fino a quando identifica la genetica perfetta per il suo scopo e, da quel momento, modifica il proprio processo produttivo per utilizzare i cloni delle piante che ha selezionato.

 

Articolo a cura di MA True Cannabis

 

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