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LUGANOLa musica cambia la nostra percezione del cibo

14.02.18 - 06:51
Secondo alcuni studi, la cosa è certa: oggi approfondiamo il rapporto tra udito e gusto, alla luce di recenti scoperte
La musica cambia la nostra percezione del cibo
Secondo alcuni studi, la cosa è certa: oggi approfondiamo il rapporto tra udito e gusto, alla luce di recenti scoperte

LUGANO - Sembra incredibile, ma alcuni studi lo dimostrano: udito e gusto sono due sensi collegati, che si influenzano e si incontrano nell’accentuare le nostre sensazioni.
Il binomio musica-cibo ha origini molto radicate: già nell’antica Grecia i banchetti erano animati da musiche e canzoni, mentre durante il Rinascimento italiano era usanza delle corti signorili organizzare grandi feste culminanti in conviti musicali.

Una ricerca pubblicata dalla University of Arkansas ha dimostrato che la musica non è soltanto in grado di influenzare il nostro umore, ma anche i nostri sensi. Con la semplice applicazione di un sottofondo, infatti, per alcuni soggetti è cambiata la percezione stessa del cibo. In altre parole, il gusto degli alimenti variava a seconda di ciò che ascoltavano.
Per portare a compimento lo studio sono stati coinvolti ben 99 volontari, a cui sono stati offerti piatti e bevande di vario tipo. Mentre i soggetti erano intenti a mangiare, una musica di sottofondo li accompagnava, dalla classica al jazz, dal rock all’hip hop. Secondo i risultati emersi, alcuni
abbinamenti accentuano il gusto dei vari alimenti. Ad esempio, secondo molti il jazz esaltava il gusto del cioccolato.

Il contesto in cui ci troviamo, insomma, può giocare un ruolo importante su come e quanto ci possiamo godere pranzi e cene. La musica e i rumori sono parte integrante del contesto: come tali ci portano a differenziare le nostre sensazioni, a percepirne più chiaramente alcune rispetto ad altre. Difficile, in linea di massima, ricercare un’armonia universale che funzioni per tutti allo stesso modo. Ognuno di noi reagisce diversamente agli stimoli del mondo esterno, specialmente in fatto di musica e cibo, entrambi settori che implicano una buona dose di soggettività.

C’è, tuttavia, qualcosa che possiamo dire con certezza: curare l’atmosfera, quando si mangia in compagnia, favorisce sempre la buona riuscita della serata… o del pomeriggio!
Mi è già capitato, nelle scorse settimane, di farvi presente quanto sia importante occuparsi dei dettagli quando organizziamo un momento conviviale. Nonostante sia una parte fondamentale, il cibo non è tutto! Può capitare di partecipare a cene ricche di portate deliziose, ma un’atmosfera spiacevole rischia di influenzarci, impedendoci di godere di quei gusti o perfino di dimenticarli.

Un primo esperimento, perché no, potreste farlo voi stessi! Dopo che avrete pensato a cosa servire, a come allestire la tavola, a scegliere il mood dell’occasione, prendetevi un po’ di tempo per decidere quale sottofondo musicale possa conciliare il tutto.

Un piccolo suggerimento posso anticiparvelo: il jazz, di cui già abbiamo parlato, è una delle scelte più popolari in fatto di sottofondi. Oltre ai curiosi effetti che ha sul sapore del cioccolato, ascoltarlo mentre si mangia e si chiacchiera è piuttosto piacevole. Lo stile elegante e leggero che lo contraddistingue gli permette di non essere invadente, bensì di conciliarsi perfettamente con un’atmosfera di relax e tranquillità in compagnia. Fate qualche ricerca, scegliete il vostro stile: la musica diventerà un importante alleato del vostro palato e di quello dei vostri ospiti.

Al Ciani Lugano, in materia di serate musicali, abbiamo un’esperienza non indifferente! Ci piace divertirci e far divertire, per questo quasi tutte le settimane organizziamo eventi che uniscano persone, buon cibo e buona musica.

Il 15 febbraio tornerà, come ogni giovedì, il Giovedì del Ciani, con buffet, dj-set e drink: che ne dite? Ne approfittiamo per fare qualche esperimento cibo-musica?

Grazie al nostro sous-chef Harold Macea per lo spunto che ha portato alla realizzazione di questo articolo.

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.

Articolo di S. Santese, scritto con il supporto di Linkfloyd

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