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CANTONELe meraviglie gastronomiche del Carnevale

31.01.18 - 07:00
Si avvicina anche quest’anno una festa per noi carica di significato e divertimento: ma che cosa mettiamo in tavola?
Le meraviglie gastronomiche del Carnevale
Si avvicina anche quest’anno una festa per noi carica di significato e divertimento: ma che cosa mettiamo in tavola?

LUGANO - Ci siamo: una delle occasioni più tradizionali, divertenti e sfacciate dell’anno sta arrivando, e i ticinesi sono prontissimi come sempre. Il Carnevale ha origini storiche molto remote, collegate alla religione cattolica. Era infatti il periodo di svago – anche e soprattutto in termini culinari – che precedeva la Quaresima, la quale prevedeva, invece, un periodo di digiuno.

Ovunque venga celebrato, il Carnevale è dominato dal colore, dalle maschere, dall’allegria. Nel Medioevo, durante questo periodo, le scale sociali venivano letteralmente rovesciate: il più povero del villaggio veniva celebrato e osannato come un vero e proprio re, tradizione che non suonerà nuova ai ticinesi. A Carnevale, si sa, ogni scherzo vale!

Il nostro Ticino non è da meno quando bisogna abbandonarsi alle tradizioni, specialmente in questa occasione. In tutto il Cantone vengono organizzati balli, sfilate, spettacoli, cortei in maschera: si canta, ci si diverte – anche se a volte con qualche eccesso alcolico di troppo - e si prendono anche in giro un po’ di personalità locali. I nostri festeggiamenti hanno l’obiettivo di salutare l’inverno e incoraggiare la primavera a raggiungerci.

In molte zone le chiavi del comune vengono proprio affidate a dei simbolici re, che dichiarano l’inizio della festa, del divertimento e dell’irriverenza. Alcuni comuni, addirittura, seguendo la regola ambrosiana, prolungano i loro carnevali fino alla domenica: non solo martedì grasso quindi, ma anche giovedì e sabato grassi!

Anche per quanto riguarda l’enogastronomia, il Ticino si distingue per essere fedele alle proprie radici storiche. Fino a un secolo fa, infatti, la nostra società è stata più che altro contadina. La modestia in cui le famiglie vivevano veniva generalmente scossa dalla sregolatezza del Carnevale: anche qui, come accennato, non solo si festeggiava tutti insieme nelle piazze, ma si abbondava a tavola in previsione della rigida Quaresima.

Uno dei piatti tradizionali di questo periodo, già fortemente presente all’epoca, è il risotto con le luganighe, degli insaccati di carne suina tipici dell’area alpina e molto popolari qui da noi. In generale, tutte le feste di Carnevale all’aperto offrono piatti caldi, per temperare il clima ancora freddo dei primi mesi dell’anno: oltre al risotto già citato, non è insolito imbattersi nella trippa o nella polenta con lo spezzatino.

E il dolce? Poteva mancare? Naturalmente no! Quelli più famosi sono i tortelli: è una ricetta che consiste nel friggere delle palline di pasta lievitata. Una volta raffreddati, i tortelli sono solitamente serviti con una spolverata di zucchero a velo oppure, per i più golosi, farciti con la crema.

Volete sapere come festeggeremo il Carnevale al Ciani Lugano? Naturalmente con una nuova esplosiva edizione di La Villa Show, stavolta… in maschera! Giovedì 1 febbraio (domani per chi ci legge subito), siete tutti invitati a partecipare al party più frizzante del mese: si parte alle 18.30 con musica, drink e buffet. Non potevamo lasciare che il Carnevale passasse inosservato nella nostra Lugano. Ci vediamo lì? Chissà se vi riconoscerò!

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.

Articolo di S. Santese, scritto con il supporto di Linkfloyd

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