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LUGANOIl Ticino può diventare come la Costa Azzurra. Vi spiego perché!

25.08.17 - 07:00
Il paragone non l'ho inventato io, ma lo faccio mio ben volentieri: il Ticino come baia assolata, turistica, glamour e gourmet della Confederazione. Vi sembra troppo azzardato?
Longlake
Il Ticino può diventare come la Costa Azzurra. Vi spiego perché!
Il paragone non l'ho inventato io, ma lo faccio mio ben volentieri: il Ticino come baia assolata, turistica, glamour e gourmet della Confederazione. Vi sembra troppo azzardato?

LUGANO - Basta uscire dal San Gottardo a sud, e ci si trova a meridione delle Alpi, in un clima e un ecosistema quasi mediterranei, magari con un bel cielo azzurro e il sole splendente sopra la testa. I calcoli sono presto fatti: con le sue 2300 ore medie di esposizione al sole all'anno, il nostro Ticino vince a pieno titolo la palma del Cantone più soleggiato della Svizzera, e dà dei punti anche ad alcune regioni del vicino Nord Italia.

Ma naturalmente, per supportare un paragone del genere, non basta parlare di sole. E allora, cosa si va a fare in Costa Azzurra? Quali sono le sue caratteristiche? Di certo l'incredibile paesaggio di mare e montagne, che si fondono in panorami straordinari. Spiagge e balneazione, certo, ma anche spettacoli naturalistici mozzafiato, antichi borghi e meravigliosi hotel di prestigio.

Be', di certo in Svizzera il mare non ce lo abbiamo: abbiamo, però, due grandi laghi e oltre centotrenta laghetti alpini, per non parlare di fiumi e torrenti; centosessanta chilometri di rive adatte alla balneazione, e il livello di balneabilità delle nostre acque, secondo i dati del 2017 del laboratorio cantonale (e relativi a entrambi i laghi “maggiori”, al laghetto di Astano, ai fiumi Ticino, Verzasca e Maggia) è stato qualificato come “eccellente”. Nella stessa Lugano abbiamo ristoranti e bar vista lago aperti tutto l'anno, mentre durante la bella stagione non mancano lidi e piscine dove rilassarsi, fare sport acquatici o da spiaggia: nuoto, beach volley, tuffi, snorkeling, stand-up paddle e così via…

E da noi, anche se con qualche giornata nuvolosa o qualche acquazzone imprevisto di tanto in tanto, la stagione balneare dura in media da inizio giugno a metà settembre, che non è poco. A questo punto, dando anche per assodati i nostri paesaggi montani, le migliaia di chilometri di sentieristica attrezzata e la qualità eccellente dei nostri hotel e ristoranti, non rimane che affrontare il paragone più ghiotto, quello relativo a cibi e vini.

La Costa Azzurra è celebre per i suoi sapori mediterranei, con ricette semplici e prodotti stagionali e genuini: le insalate ricche di sapori, i fritti e le zuppe di pesce, i formaggi saporiti e le “ratatouille” di verdure cotte. Olio e vino non possono mancare. Ebbene, come si discuteva nei tanti articoli di queste settimane, noi i nostri vini e il nostro olio d'oliva ce li abbiamo, le nostre colture ortofrutticole, anche biologiche, sono eccellenti, con i formaggi direi che stiamo messi benissimo, il pesce d’acqua dolce è una presenza gustosissima in tanti dei nostri piatti, e con il pesce in carpione non temiamo il confronto con i fritti degli amici francesi. Per quanto riguarda la ratatouille, il mio amico Alessandro Fumagalli del 6805 – La Palazzina di Mezzovico ne fa una che farebbe leccare i baffi anche a un nizzardo doc!

Lasciando perdere questi scherzosi e innocui campanilismi, torniamo alla domanda iniziale: secondo voi, possiamo davvero vantarci di essere “la Costa Azzurra della Svizzera”?

Io la mia risposta ve l'ho data! Buon appetito e buon lavoro a tutti!

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.

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