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LUGANOIl Mostro del Lago di Lugano? È l’inquinamento

14.08.17 - 07:00
Dalla leggenda alla realtà, dai disastri ambientali all'attuale processo di risanamento delle acque: vi racconto il Ceresio e i suoi veri tesori, i pesci!
Il Mostro del Lago di Lugano? È l’inquinamento
Dalla leggenda alla realtà, dai disastri ambientali all'attuale processo di risanamento delle acque: vi racconto il Ceresio e i suoi veri tesori, i pesci!

LUGANO - Sono certo che molti di voi ricordano “il mostro” del Ceresio, quel pesce siluro individuato l'anno scorso da un sommozzatore, che poteva essere una minaccia per la pesca nel lago. Le splendide acque su cui si affaccia Lugano paiono avere una lunga storia di mostri alle spalle. Ricordo infatti la leggenda di un altro “pesce gigante”, questa volta che sarebbe stato “più grande di una balena” (secondo me un altro pesce siluro, magari troppo cresciuto!), che avrebbe infestato il fondale secoli addietro, per poi essere scacciato – sempre nel mito - dal “signore del lago”.

La verità è che i mostri più terribili che abbiano mai infestato il nostro stupendo specchio d'acqua sono l'inquinamento delle sue acque e lo sfruttamento indiscriminato delle sue risorse. Ricordo, ad esempio, gli anni '80 come un periodo davvero negativo per fiumi e laghi ticinesi, con grandi alluvioni, l'inquinamento del Brenno e del Verbano, le conseguenze del disastro di Chernobyl con i divieti di pesca di quei mesi e, per finire, la gravissima contaminazione da cianuro del Laveggio e dello stesso Ceresio. Questi sono i veri orrori, non certo quelli delle fiabe.

Da oltre cento anni però, e aggiungo per fortuna, la federazione ticinese acquicoltura e pesca, la FTAP, si occupa di coordinare il lavoro degli allevatori e dei pescatori delle nostre acque interne, e di promuovere al contempo una coscienza ecologica e un approccio sostenibile allo sfruttamento delle loro potenzialità. Si deve a questa federazione di associazioni del territorio l'attuale spinta alla preservazione del vero tesoro del lago e cioè la sua bellezza, le sue acque, la sua biodiversità, che vanno tutelate e rese accessibili anche alla pesca sportiva e agli allevamenti, ma sempre nell'ottica di un perfetto contatto con l'ambiente e del mantenimento di un habitat integro ed equilibrato.

Purtroppo, la parte italiana del lago è ancora abbastanza inquinata e questo naturalmente causa problemi a tutto lo specchio d'acqua. A quanto pare tuttavia, la goletta di Legambiente è passata a luglio a compiere analisi sugli inquinanti del settore italiano e ha registrato dei miglioramenti e un passo avanti verso il risanamento delle acque.

Oggi, non è impossibile gustare i pesci del nostro lago, presi da pescatori sportivi o negli allevamenti presenti in tutto il Ticino, e ci sono diversi ristoratori che riescono a servirli. La loro preparazione è complessa e sono un po' rari, ma rappresentano una risorsa genuina e a km zero del nostro territorio.

E allora, se potete, quando potete, fate un salto presso i ristoratori di cui vi fidate e godetevi qualcuno dei tesori del Ceresio: il luccio, la trota, il lucioperca, l'anguilla, il coregone e i tanti altri pesci delle nostre acque!

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano

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