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Over57 - Benessere socialeGiornata della memoria 2023: l'orrore della Shoah

27.01.23 - 08:00
La tragedia dell'Olocausto, Shoah in ebraico, viene ricordata in tutto il mondo
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Giornata della memoria 2023: l'orrore della Shoah

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La tragedia dell'Olocausto, Shoah in ebraico, viene ricordata in tutto il mondo

Ecco come e perché la Giornata della memoria 2023 può essere la tua occasione per partecipare allo sforzo collettivo di ricordare un orrore che non deve ripetersi mai più.

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“Erano quattro giovani soldati a cavallo, che procedevano guardinghi, coi mitragliatori imbracciati, lungo la strada che limitava il campo. Quando giunsero ai reticolati, sostarono a guardare, scambiandosi parole brevi e timide, e volgendo sguardi legati da uno strano imbarazzo sui cadaveri scomposti, sulle baracche sconquassate, e su noi pochi vivi”.

Queste sono le parole dello scrittore Primo Levi, che in quel 27 gennaio 1945 fu uno dei pochi superstiti che assistette alla liberazione di Auschwitz, il più noto fra i numerosi campi di concentramento nazisti, quello sui cui cancelli campeggiava, beffarda, la scritta “Arbeit macht frei”, il lavoro rende liberi.

In pochi, infatti, uscirono vivi dai lager nazisti, una delle più grandi vergogne del 900 che oggi, in tutto il mondo, viene ricordata il 27 gennaio. Ricordata per non dimenticare, ricordata affinché nessun uomo debba più subire simili atrocità, ricordata in modo da essere tramandata alle nuove generazioni, che sono il futuro dell'umanità.

 

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27 gennaio giornata della memoria: cosa avvenne nel 1945

È la mattina del 27 gennaio 1945, quando una piccola avanguardia di soldati dell'Armata Rossa sovietica arriva ai cancelli di Auschwitz. Ad accoglierli, gli ultimi superstiti di uno dei campi di concentramento più tristemente noti, circa 7000 uomini, fra uomini, donne e bambini, che ai soldati russi appaiono come fantasmi: denutriti e malati, vagano infatti senza una vera meta all'interno di una prigione a cielo aperto ormai deserta ed abbandonata al suo destino. I tedeschi sono fuggiti, ma non prima di aver compiuto l'ultima atrocità.

Gli altri detenuti, i meno fortunati, sono stati infatti evacuati pochi giorni prima e condotti in quelle che vennero definite le marce della morte. I tedeschi, consci dell'imminente arrivo delle truppe sovietiche, cercarono in questo modo di cancellare i loro misfatti, conducendo i prigionieri nei boschi, dove chi non morì di stenti durante la marcia, venne ucciso.

Quando arrivano nel campo, i soldati sovietici cominciano a filmare, fotografare, documentare quello spettacolo atroce fatto di cadaveri ammucchiati, uomini scheletrici, donne con i crani rasati a zero e bambini, tanti, troppi bambini spauriti, magrissimi, abbandonati a loro stessi, che mostrano ai liberatori i numeri di riconoscimento tatuati sulle braccia.

È la fine di un incubo, del quale però, quei pochi superstiti porteranno le cicatrici, non solo fisiche, per tutta la vita.

 

Come viene celebrata la giornata della memoria

La liberazione di Auschwitz porta all'attenzione del mondo quello che già si conosceva da tempo, ovvero la soluzione finale pianificata dai tedeschi per liberarsi una volta per tutte degli ebrei. Nonostante nei campi di concentramento nazisti vi fossero anche detenuti politici, omosessuali, zingari e malati di mente, è ormai storicamente accertato che il fine ultimo di Hitler fosse l'eliminazione degli ebrei, un orrore che non può e non deve essere dimenticato. Sebbene infatti molti popoli, nei secoli, abbiano subito la ferocia razzista di altre popolazioni, è pur vero che nella storia non si era mai assistito a un genocidio portati avanti con tanta cura, capillarità e determinazione.

Per questa ragione, il 1° novembre del 2005, durante la seduta plenaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, venne istituito il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale in cui in tutto il mondo si celebrano le vittime dell'Olocausto. L'Italia però, in questo caso aveva anticipato i tempi, visto che tale giornata era stata istituita ben 5 anni prima.

Nel nostro paese, come ormai in tutto il pianeta, si sfrutta quindi questa giornata per ricordare le sofferenze di chi nei campi di concentramento ha perso la vita, la libertà, la dignità di essere umano. Oltre a cerimonie, iniziative e momenti di incontro pubblici, la Giornata della Memoria viene ricordata soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado. Il motivo è semplice: perché il ricordo dell'Olocausto deve essere tramandato nelle nuove generazioni, affinché oltre alla memoria storica, sia conservato l'orrore per un evento che non dovrà mai più ripetersi.

 

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Giornata della memoria: un'occasione per i tuoi nipoti

Il senso del Giorno della Memoria è tutto qui: nel ricordo, perché conoscere la storia passata ci permette di comprendere meglio il presente e di saper cogliere quei pur flebili segnali che potrebbero preludere a nuove tragedie.

Oggi più che mai, infatti, è importante ricordare e trasmettere memoria di quanto accaduto. Ormai, di superstiti dei campi di concentramento ne sono rimasti pochissimi, quindi sta a noi, sta a te tramandare il ricordo di quanto accaduto. I tuoi nipoti ameranno trascorrere qualche ora in tua compagnia, mentre gli ricordi quanto avvenuto.

Spiegare la Giornata della Memoria ai bambini non è difficile, basta prendere in considerazione la loro età. Se i tuoi nipotini sono in età prescolare, potrai parlargli degli ebrei, del razzismo e dell'importanza di lottare contro le discriminazioni, ponendo l'accento sul valore della differenza.

I bambini più grandi che frequentano la scuola primaria potranno invece essere accompagnati sui luoghi della memoria, come il binario 21 alla Stazione Centrale di Milano, dove i deportati venivano caricati sui carri merci per essere inviati ai campi di concentramento, o il Ghetto Ebraico di Roma. I tuoi nipoti sono più grandi? Esistono molti film per ricordare l'Olocausto: un modo per trascorrere un paio di ore insieme ed intavolare un dibattito sull'argomento. Parla, racconta, ma soprattutto ascolta cosa hanno da dire: in fondo, il compito di ricordare la Giornata della memoria spetterà a loro. Fai in modo che abbiano qualcosa da dire, e che non dimentichino!

Over57.com è sensibile a queste tematiche e con questo articolo desidera mantenere vivo il ricordo di un evento storico che ha devastato milioni di persone. Per non dimenticare le vittime di quell'orrore, certo, ma soprattutto per ricordarci che quell'infamia possa impedire nuove tragedie.

 

Articolo pubblicato grazie al supporto di: Point Service – Gimasi – Tertianum Cornaredo – Over57.com


Questo articolo è stato realizzato da Associazione EKUOS, non fa parte del contenuto redazionale.
COMMENTI
 

Bilbo 1 anno fa su tio
Dove e la giornata della memoria di quelli morti ieri ? E domani? Pff

Buonsenso? 1 anno fa su tio
In Ticino,unicum al mondo, si ricordano "TUTTI I GENOCIDI" senza discriminazioni ne gerarchie. ricordare le vittime, immedesimarsi nei carnefici "esecutori di ordini" e SOPRATTUTTO sull indifferenza e la passività di molti nel lasciar fare,nello stare zitti quando iniziarono discriminazioni,disumanizzazione e segregazione. Si pensi a poco tempo fa...

Buonsenso? 1 anno fa su tio
Risposta a Buonsenso?
https://www.lapressa.it/articoli/societa/odio-anti-no-vax-raffaela-regoli-elenca-lorrore-per-non-dimenticar

Princi 1 anno fa su tio
che pa.....e

Bilbo 1 anno fa su tio
La giornata in memoria ai Morti per costruire lo stadio in Quatar non c’è ? 🤡 che reagiscono al posto di agire

mizimazi 1 anno fa su tio
Basta rompere la minchia
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