Il cantante ha pubblicato settimana scorsa "Hollywood's Bleeding", un disco malinconico che però lo conferma come uno dei leader della trap
NEW YORK - L’anima in pena di Post Malone non trova pace. Come cantava in “Paranoid”, sul suo vecchio disco, anche in “Hollywood’s Bleeding” la calibro .45 sembra essere ancora sotto il cuscino. Con il colpo in canna e la sicura sganciata.
Il suo pennino non è fra i più brillanti, ma il ragazzo di Syracuse ha il pregio di saper rendere musicale anche la lista della spesa. Accade in “Take What You Want”, un esperimento che lo vede discutere di cuori affranti con Travis Scott e Ozzy Osbourne; sulla carta non avrebbe mai dovuto funzionare e invece non obbliga a premere skip.
I pezzi che marciano a dovere sono però la bomba “Die For Me”, la dolce combo con SZA in “Staring at the Sun” e la ballata “Goodbyes”, già fra i singoli apripista.
Un secondo è pop, quello dopo è rock. Posty è un vero camaleonte, cambia colore in un istante, eppure i suoi contorni si confermano tra i pochi sempre riconoscibili nel mosaico della trap.