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Onirici Great Mountain Fire

BELGIOOnirici Great Mountain Fire

22.12.15 - 06:00
Alexis Den Doncker Alexis Den Doncker (basso, voce) narra la genesi di “Sundogs”
FOTO KEORGES GAPLAN
Onirici Great Mountain Fire
Alexis Den Doncker Alexis Den Doncker (basso, voce) narra la genesi di “Sundogs”

BRUXELLES - Alexis Den Doncker (basso, voce) narra la genesi di “Sundogs” (Pias Belgium, 15 maggio 2015), il secondo album a carico del progetto Great Mountain Fire.

“Malgrado fossimo dei ragazzini, la band, devo dire, ha preso forma attorno alla metà degli anni Novanta, nel momento in cui io, Antoine Bonan (chitarra, voce), Tommy Onraedt (tastiere) e Morgan Vigilante (batteria, percussioni) ci incontrammo a scuola… Il sodalizio con Thomas De Hemptinne (voce, chitarrra, tastiere) è nato nel 2007, poco dopo le registrazioni del primo materiale, delle prime demo…”. “Nei tre anni successivi, contemporaneamente a un’intensa attività live, iniziammo a lavorare all’embrione del primo disco, “Canopy” (Konijn Music), venuto alla luce, anche in versione “unplugged”, sul finire del 2012…”.

“Sundogs” raccoglie undici tracce ammalianti, visionarie, costruite al di sopra di una matrice neopsichedelica, nutrita da nitidi riverberi funk oriented, che il combo si è cucito addosso, quanto una seconda pelle, tra le mura, questa volta, di un limbo inviolabile, a Heysel, a nord-ovest della capitale belga, all’interno di uno dei locali dismessi dell’Amerikaans Theatre.

Alexis, vuoi analizzare il titolo del disco?

Il parelio è un fenomeno ottico provocato dalla rifrazione dei raggi solari, ma “sundogs” è anche l’ultima parola pronunciata in “Canopy”…

Parliamo quindi di un’unica opera suddivisa in due parti, di un unico concept?

No, ogni album è un progetto a sé… In ognuno c’è un filo conduttore, questo sì, ma non li definirei due o un unico concept… “Sundogs” è un disco onirico, mentre “Canopy” analizza le sensazioni, le emozioni, le percezioni dell’essere umano…

Quali le vostre maggiori influenze musicali?

Talking Heads, Can, Caetano Veloso, Gilberto Gil…

Quali le origini del nome Great Mountain Fire?

Great Mountain Fire è il titolo di una canzone, i cui versi hanno preso forma qualche tempo fa, mettendo a punto una sorta di poesia collettiva…

Non figura né in “Canopy”, né in “Sundogs”…

È una composizione che non è mai stata impressa su nastro e che, presumibilmente, non verrà nemmeno mai data alla luce…

Info: greatmountainfire.com

Nella foto da sinistra Thomas De Hemptinne, Morgan Vigilante, Tommy Onraedt, Alexis Den Doncker, Antoine Bonan.

 

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