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GIUBIASCO«L’impatto dell’illustrazione è molto profondo»

28.06.21 - 09:48
Diplomata all’Istituto Europeo di Design a Milano, Lisa Albizzati è una giovane illustratrice indipendente di Giubiasco.
Lisa Albizzati
«L’impatto dell’illustrazione è molto profondo»
Diplomata all’Istituto Europeo di Design a Milano, Lisa Albizzati è una giovane illustratrice indipendente di Giubiasco.

GIUBIASCO - Lisa Albizzati, nata a Giubiasco il 30 luglio 1996, è una giovane illustratrice indipendente dal 2019, anno in cui ha conseguito il diploma all’Istituto Europeo di Design a Milano. Le sue capacità sono rivolte agli scrittori e alla gente comune che desidera animare le proprie emozioni. “Il viaggio di Anna alla scoperta del Ticino”, edito da Fontana, è considerato un suo piccolo capolavoro durante il lockdown, con la descrizione delle bellezze ticinesi in pieno Covid attraverso i sogni di una bambina di sette anni, Anna, grazie ai quali Lisa ha ricordato quanto è incantevole il nostro paesaggio.

Cosa spinge una giovane illustratrice come lei ad avviare un’attività indipendente?
«Credevo nella mia formazione e nel mio lavoro, ricercato da scrittori ed editori. A distanza di due anni sono sempre più convinta della scelta che ho fatto e penso che i ragazzi andrebbero orientati e sostenuti maggiormente verso lo statuto di indipendente per un’opzione tanto differente quanto interessante nell’approccio al mondo del lavoro».

Con quale dispositivo lavora?
«Per fare illustrazione digitale mi avvalgo del computer a cui collego una tavoletta grafica, oppure utilizzo l’iPad, che è comodo e flessibile, ma l’idea parte sempre e ancora dalla carta tradizionale. Il digitale permette di velocizzare gli adattamenti alle illustrazioni e ai colori».

Qual è il suo target?
«Non esiste una tipologia vera e propria, i miei clienti sono persone che amano scrivere racconti e che hanno il desiderio di condividerli con la società, chiedendomi di progettare e illustrare le loro storie. Chi ambisce a scrivere un libro ricerca spesso delle immagini particolari. E il mio ruolo, oltre a disegnarle e a gestire la parte grafica del libro, è spesso quello di coordinare il lavoro con l’editore».

Il suo talento è riconosciuto anche nelle scuole, dove ha recentemente tenuto una lezione dimostrativa di disegno per gli allievi di due classi di 1° elementare.
«Sono rimasta estasiata dalla reazione dei bimbi, erano felici di apprendere nuovi “trucchi” e di spiegarmi come fanno loro a disegnare. Peccato che questa lunga pausa abbia congelato anche questo genere di rapporti, mi piace tanto il contatto con gli alunni».

E gli adulti come reagiscono?
«L’illustrazione può essere una reinterpretazione della realtà, quindi in alcuni casi può avere un aggancio più forte sulle persone a differenza della foto. La mia professione mi permette di creare anche immagini “esagerate”, in grado di mischiare la realtà con la fantasia. Solo un designer sarebbe capace di posizionare, ad esempio, il presidente francese in cima alla Tour Eiffel con la tuta da Spiderman in segno di totale onnipotenza. È una comunicazione di forte impatto che va a evidenziare un concetto che una foto difficilmente è in grado di esprimere».

Intervista realizzata da Romano Pezzani

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