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GAMESQuando le battaglie si combattono da sole

11.12.19 - 10:00
Una brevissima guida per capire gli "auto-battler" la moda videogiocosa del momento e che nel 2020 potrebbe esplodere (o sprofondare)
Riot/Valve/Blizzard
Quando le battaglie si combattono da sole
Una brevissima guida per capire gli "auto-battler" la moda videogiocosa del momento e che nel 2020 potrebbe esplodere (o sprofondare)

LUGANO - Posizionare le proprie unità in campo nel modo più strategico possibile, schiacciare un pulsante, guardarle combattere (spesso incrociando le dita) e poi... replicare finché il nemico non è sconfitto. E poi, avanti un altro

Gli auto-battler, è questo il nome di un nuovissimo sottogenere che in questo 2019 sta tenendo banco fra streaming e match online, è ormai diventata una delle ultime grandi tendenze del videogioco. Ne sa qualcosa il gioco di carte collezionabile (e kolossal) "Hearthstone" che ha da poco introdotto la modalità "Battlegrounds" (che di fatto è un auto-battler) la cui popolarità ha quasi cancellato il gioco originale. Alla faccia della nuova espansione, attesa a breve, a cui nessuno ormai sembra più pensare molto.

Tutto ha origine, come spesso capita con i videogiochi che diventano virali, da un mod creato dal basso da un team cinese "Dota Auto Chess". Come funziona? È una sorta di torneo ad eliminazione che vede confrontarsi 8 giocatori accoppiati a 2 a 2 per ogni round: il campo di battaglia è una scacchiera e con l'oro guadagnato dalle uccisioni si possono comprare oggetti in grado di potenziare le nostre pedine. Alla fine, come nei titoli "battle royale", ne resterà soltanto uno.

Dopo il suo successo milionario è stato praticamente clonato dai papà di "League of Legends" con il loro "Teamfight Tactics". A questo poi Valve ha dovuto rispondere con una sua versione ripacchettizzata e corretta chiamata "Dota Underlords", realizzata anche per dispositivi mobile che però non è riuscito a far dimenticare "Auto Chess".

Ultimo ad accodarsi alla tendenza, è proprio il gioco di carte collezionabili di Blizzard che devia la formula in una nuova direzione, adattandolo alle sue peculiarità: niente campo di gioco a scacchiera, si procede in maniera lineare e le carte da acquistare con l'oro fra un match e l'altro. I risultati, però, dividono.

È solo una moda, o diventerà un caposaldo del videogiocare? Di certezze non ce ne sono, è probabile che nel 2020 si tratterà di un sottogenere che avrà ancora la sua da dire e potrebbe davvero esplodere. A fare la differenza sarà il lavoro di cesello che verrà fatto (e in alcuni dei prodotti sopraelencati è davvero necessario), così come lo sviluppo - o meno - di una scena competitiva.

Insomma, lasciamoci stupire.

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