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GAMESDeath Stranding: lo zen e l'arte di consegnare i pacchi

20.11.19 - 12:28
Il nuovo gioco del papà di “Metal Gear” è una delle cose più strane a cui abbiamo mai giocato, e va bene così
Kojima Productions/Sony
Death Stranding: lo zen e l'arte di consegnare i pacchi
Il nuovo gioco del papà di “Metal Gear” è una delle cose più strane a cui abbiamo mai giocato, e va bene così

TOKYO - Videogiochi e cinema hanno da sempre una relazione complicata. Grandi narratori di storie e duttili strumenti nelle mani del regista gli uni, interattivi e avveniristici gli altri. Due mondi che hanno provato più volte a incontrarsi senza però riuscirci mai veramente.

Regista o game designer? - Se c'è qualcuno che davvero ha tentato il sodalizio, questo è sicuramente Hideo Kojima. Papà della sterminata saga di ”Metal Gear”, vero e proprio inventore del videogioco moderno, ma per la sua attitudine un po' da regista criticato spesso e volentieri.

Il dopo "Metal Gear" - Dopo anni a Konami a lavorare alle avventure dello stentoreo Snake, Kojima ha finalmente potuto esordire con un'opera tutta sua in cui ha dato sfogo al suo estro visionario. Il risultato è questo "Death Stranding", esclusiva Playstation 4, e una delle cose più bizzarre (ma anche ispirate) che il mondo dei videogiochi abbia mai visto da un po' di tempo a questa parte.

Pacchi nel dopobomba - Vestiremo i panni di Sam (interpretato da Norman Reedus), un pony express in un mondo post-apocalittico le cui pianure sterminate sono abitate da fantasmi invisibili e dove la pioggia ti fa invecchiare. Per sopravvivere è meglio munirsi di speciali feti in vitro (sì davvero), gli unici in grado di vedere i mortali spettri. 

Una missione importante - Compito di Sam, oltre a sbarcare il lunario consegnando pacchi, sarà quello - impegnativo - di riunire gli ormai sparpagliati Stati Uniti e, nel frattempo, soccorrere la sorella finita nelle mani di un manipolo armato e senza scrupoli. Se pensate che il tutto suoni decisamente fuori dagli schemi, provate... a giocarci.

Camminata simulata - Di titoli come "Death Stranding" di sicuro non se ne vedono tutti i giorni. Fulcro vero e proprio dell'esperienza è la meraviglia dell'esplorazione e un'accurata simulazione del camminare.  Spostarsi a piedi con tanto peso sulle spalle, infatti, non è affatto scontato e ci richiederà di gestire costantemente, e al meglio, l'equilibrio del nostro avatar.

Consegne a nastro - La dinamica di gioco - per gran parte del tempo, perché a un certo punto il titolo svolta in una chiave decisamente action - è quella del "prendi x e portalo al posto y". A rendere il lavoro tedioso un poco meno tedioso ci penseranno un paesaggio mozzafiato, una colonna sonora notevole e i gadget e le strutture lasciate sul web dagli altri giocatori.

A più di uno andrà stretto... - Insomma, già così per molti potrà sembrare una gran noia. Aggiungiamoci poi i filmati d'intermezzo - lunghi lunghi in puro stile Kojima  ma con diversi volti noti (Lea Seydoux, Mads Mikkelsen) - e la ricetta per far scappare il videogiocatore dinamico e in cerca di adrenalina è servita.

... ma lasciarsi stupire è una gioia - Per chi desidera qualcosa di più, qualcosa di originale e in grado di stupire (come ormai nei videogiochi capita troppo poco spesso) però "Death Stranding" sarà una vera e propria boccata d'aria fresca. Perché di creatività, e di estro, Kojima ne ha ancora da vendere.

VOTO: 9

"Death Stranding" è disponibile per Playstation 4 (versione provata) e Pc Windows. Lo abbiamo recensito con una copia gentilmente messa a disposizione da Sony.

 

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