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Per forza Nintendo la sua Realtà Virtuale doveva farla con il cartone

GAMESPer forza Nintendo la sua Realtà Virtuale doveva farla con il cartone

06.06.19 - 10:00
E pure bene con il suo "Labo VR" che trasforma la Switch in una convincente (ed economica) macchinina delle meraviglie
Davide Giordano
Per forza Nintendo la sua Realtà Virtuale doveva farla con il cartone
E pure bene con il suo "Labo VR" che trasforma la Switch in una convincente (ed economica) macchinina delle meraviglie

KYOTO - Nintendo e realtà virtuale, una storia d'amore complicata iniziata nel (lontanissimo) 1995 con l'ormai quasi mitologico Virtual Boy e continuata - con fortune alterne - con il 3DS e la sua realtà aumentata non particolarmente ficcante.

Solo un altro visore di cartone? - Qualitativamente le carte (scusateci il gioco di parole) sembrano però essere cambiate anche grazie a Nintendo Labo - il creativo lego di cartone fai-da-te - che è recentemente arrivato nei negozi con il set "Nintendo Labo VR".  Quella dei visori per la realtà virtuale in cartone non è una grande novità, vero è che i papà di Mario sono riusciti a declinarli in maniera creativa, interessante e per nulla scontata. E scusate se è poco.

Diversi pacchi per diverse tasche - Il set, che comprende quattro balocchi e un visore standard può essere acquistato in due modi: o con il superpacchetto (circa 89 fr.) oppure attraverso il pacco base (visore + software + blaster, circa 49 fr.) che potrà poi essere espanso acquistando i restanti gadget (circa 29 fr. la coppia).

Si monta come sempre... - Quindi funziona così: una volta assemblati i gadget - seguendo le istruzioni date come sempre dal software - si infila all'interno dei vari costrutti in cartone la nostra Nintendo Switch. Dopo di che sarà tutto pronto per giocare. Insomma, dal punto di vista pratico funziona come il Nintendo Labo che già conosciamo (se volete saperne di più, ne abbiamo già parlato qui).

... ma occhio alle ranelle - Preparatevi quindi a pieghe, incastri, laccetti e adesivi. La sensazione generale, maneggiando il set, è che Nintendo abbia migliorato là dove si poteva migliorare (soprattutto la faccenda degli adesivi) introducendo però un paio di elementi "critici" (le ranelle a pressione) che devono essere gestiti con la dovuta cura, soprattutto dai più piccoli. Il risultato finale è comunque convincente e di qualità.

Economico e funzionale - Per quanto riguarda la tecnica dura e cruda, la VR di Nintendo non è male ma è senza dubbio la meno "muscolosa" in circolazione. È anche vero che, numeri alla mano, è quella più economica in circolazione considerando sia il costo del set base e quello della console. Al di là della semplicità dei materiali bisogna dire che il tutto funziona, e pure bene. Forse il cartone non è proprio il materiale più comodo ed ergonomico che ci sia, ma - a tratti - l'esperienza ci ha convinto pure più della Playstation VR (e i prezzi sono ben altri).

Non troppo, semplice ma accessibile - I giochi - o meglio le esperienze - sono tante (ma non tantissime) e, come con il set base, sarà possibile crearne di nuove attraverso un modalità "laboratorio". Per quanto semplici e limitate, in ogni caso, sono in grado di stregare in pochi attimi come solo la VR può fare. In questo senso, il Labo VR è un ottimo punto d'accesso per una "magia" hi-tech che secondo noi tutti dovrebbero provare almeno una volta.

Meglio fruirlo a spizzichi - Unico elemento controverso/delicato di questo prodotto - ci sembra - riguarda l'accostamento VR e giovanissimi. Per sua impostazione il Labo VR incentiva l'uso saltuario e breve, e questa è una mossa che riteniamo giusta (e a prova di nausee e/o straniamenti). Resta un prodotto che dev'essere gestito al meglio (dagli adulti) ma che può regalare grandissime soddisfazioni.

Nintendo Labo VR è un'esclusiva Nintendo Switch. Lo abbiamo recensito con una confezione gentilmente mandataci in redazione da Nintendo.

ZAF

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