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Battlefield 1: questa sporca guerra

GAMESBattlefield 1: questa sporca guerra

02.11.16 - 06:00
Fra trincee, panzer e zeppelin, la guerra di Dice si sposta ai primi del XX secolo. E il risultato è di quelli da incorniciare
EA/Dice
Battlefield 1: questa sporca guerra
Fra trincee, panzer e zeppelin, la guerra di Dice si sposta ai primi del XX secolo. E il risultato è di quelli da incorniciare

STOCCOLMA - Certe volte per andare avanti bisogna tornare indietro, recuperare quello che ci si è persi, o si ha tralasciato. Deve aver pensato qualcosa del genere Dice che per Electronic Arts da anni realizza la belligerante serie "Battlefield". Mentre "Call of Duty" con i suoi "Modern/Advanced Warfare" sfreccia addirittura nello spazio i game designer dell'azienda svedese hanno preferito spingersi là dove nessuno nella storia degli sparatutto bellici aveva mai osato: oltre la seconda guerra mondiale.

Guerra acerba, guerra violenta - "Battlefield 1", infatti, è ambientato durante il primo grande conflitto: dalle terre martoriate fra Francia e Germania, passando per le cime italiane, i mari e pure il deserto di Lawrence d'Arabia. Fino ad oggi terra di nessuno (almeno negli shooter), come mai? Proprio per le sue caratteristiche belliche: è, per definizione, la "sporca guerra" fatta di trincee interminabili, assalti sconsiderati, armi tanto potenti quanto imperfette e disumane. Insomma è ancora una guerra acerba, "brutta", in bilico fra il combattere ottocentesco e un "nuovo modo" che deve ancora arrivare.

Sporco è anche divertente? - Quanto può essere saggio ambientare un gioco di battaglia, che dev'essere ritmato, soddisfacente e divertente in un contesto del genere? Non molto, in effetti, a meno di non costruirlo (con la giusta cura) attorno alle sue peculiarità. Ed è proprio questa la chiave di lettura scelta dal team di Dice: raccontare la prima guerra mondiale in maniera quasi documentaristica portando in primo piano le storie di quei milioni di soldati che vi hanno preso parte perdendo magari anche la vita.

Storie di soldati - Proprio per questo motivo "Battlefield 1" decide di non dimenticare l'esperienza giocatore singolo proponendo una campagna single player variegata che segue le vite di diversi personaggi, uomini e donne, su altrettanti fronti del conflitto. Si tratta di una gran bella carrellata, geografica, storica e umana che lascia sempre il segno (e sì, ci sono anche gli alpini) e ha anche un'utilità pratica: preparare il giocatore alle sfide della modalità online "insegnando" le meccaniche base e fornendo un abc dei migliori comportamenti per evitare di trapassare (troppo).

Evitare una Caporetto - Già perché il gioco di Dice non si risparmai poi troppo nel dispensare morte - restando in questo senso molto fedele al concetto - bisognerà imparare in fretta a usare il cervello, le risorse del nostro fante (e quelle disposte sul territorio) e soprattutto i vari ripari e le barriere architettoniche. Come gli altri episodi della saga la guerra si combatterà su tutti i fronti: a piedi, a cavallo, sui veicoli e pure per aria. Per fare la differenza, quindi, saranno necessarie diverse abilità e non "solo" il grilletto facile.

Server online, per ora, un po' in difficoltà - L'esperienza online, come di consueto per "Battlefield", è curata all'inverosimile. Levigata e ripulita già a partire dall'interfaccia fino alle modalità di gioco, variegate e soprattuto familiari: facili da prendere in mano e difficili da mollare. Piccolo (o grande) neo, soprattutto in questa fase a ridosso del lancio, è la stabilità dei server che faticano a tenere la pressione della massa dei gamer che l'hanno comprato (e sono tantissimi). Negli scorsi giorni noi ci abbiamo provato diverse volte ma siamo stati rimbalzati. Un vero peccato, ma non demordete. Magari aspettate un attimo che la situazione si stabilizzi e poi raccattate fucile e baionetta... e partite.

Un esperimento riuscito - Insomma "Battlefield 1" ci è piaciuto? Sì, eccome! Per freschezza, coraggio e anche per la sua voglia di raccontare e tratteggiare una parte della storia umana che spesso e volentieri si lascia in disparte. Il risultato - fra esplosioni, urla e azioni eroiche - è di quelli che restano. Anche se non siete patiti dell'online, inoltre, grazie alla sua campagna a giocatore singolo potrebbe fare al caso vostro.

"Battlefield 1"  è disponibile per Xbox One, Playstation 4 (versione provata) e Pc Windows.

VOTO: 8,5

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COMMENTI
 

KilBill65 7 anni fa su tio
Un titolo che merita !!......Visto poi l'uscita di altri sparatutto sul mercato, questo titolo mi sembra il migliore anche come originalita' nella storia della prima guerra mondiale.

Allways 7 anni fa su tio
Giocone!!!
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