Cerca e trova immobili
L’ultima fatica di Sony e Supermassive Games è uno spaventoso cocktail realizzato con tutti i crismi.
GUILDFORD - C’è la cheerleader bionda e pure il maschio alfa con gli ormoni in subbuglio. Ci sono il nerd spiritosodioso e la nerdina con la scuffia, la megera rompipalle e il ragazzo-zerbino. Infine non possono mancare, come il cacio sui maccheroni, il bel tenebroso con le paturnie e la ragazza tosta con lo sguardo di quella che, alla fine, ce la fa.
E come non parlare del setting? Un ex tenutona di vacanza nel bel mezzo di un bosco che fa tremare i polsi durante una tetra notte d’inverno. Ecco che Until Dawn, ultimo grande giocone per Playstation 4, ha svelato tutte le sue carte e sono tutte quelle che ci si aspetterebbe di vedere in un film “de paura” in stile Scream / La Casa / Hostel, e chi più ne ha più ne metta.
La trama è semplice semplice: i sette (scriteriati!) decidono di riunirsi nel luogo ove un anno prima persero la vita in maniera misteriosa due loro amiche sorelle gemelle.
Poi, come previsto, salta fuori l’inatteso (davvero?) incubo e la notte si tingerà di sangue. Until Dawn è un gioco d’avventura non particolarmente audace né per schemi di interazione (ricorda Life is Strange e The Walking Dead) né per trama e/o soluzioni narrative (decide di non abbandonare troppo i binari dell’horror adolescenziale).
Dove stupisce e fa benissimo è senz’altro nel comparto tecnico decisamente stupefacente e nella direzione artistica ben più che ispirata. Assai convincenti le interazioni del cast virtuale che sono in grado di suscitare le emozioni giuste al momento giusto. Ottima e veramente next-gen, infine, l’implementazione delle scelte che sono veramente in grado di cambiare l’avventura nella vita e... nella morte.
Da giocare rigorosamente a luci spente in una notte buia e tempestosa.
Voto: 9 su 10.
