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Diamanti e Pietre PrezioseIl cammeo: gioiello dal fascino antico

21.05.21 - 08:00
In questo articolo spiegheremo che cosa è un cammeo, come nasce e le sue origini
Cammeo
Il cammeo: gioiello dal fascino antico
In questo articolo spiegheremo che cosa è un cammeo, come nasce e le sue origini

Per cammeo si intende l’incisione eseguita sulla superficie di una conchiglia o di una gemma stratificata, in genere l’onice. Anche le conchiglie scelte per questa lavorazione sono solitamente stratificate, ossia con superficie costituita da due strati di colore diversi che permettono quindi di isolare nitidamente il fondo dalla figura che si vuole lasciare in rilievo.
Ma come viene realizzato esattamente un cammeo? Esistono diverse fasi per la realizzazione di questo delizioso gioiello: il procedimento iniziale per la nascita di un cammeo di conchiglia è essenzialmente composto da 5 differenti step per la preparazione del segmento di conchiglia che verrà utilizzato: la selezione della conchiglia, la scoppatura, la segnatura, il taglio e l’aggarbatura.

Selezione della conchiglia
Le tre qualità di conchiglie adatte all’intaglio per il cammeo sono la Cypraecassis rufa, la Cassis madascarensis e la Cassis cornuta, in quanto queste conchiglie della famiglia della Cassis presentano la superficie costituita da due strati di colore distinti.

Le fasi di preparazione
L’artigiano, necessariamente di grande esperienza, dopo aver precedentemente selezionato la conchiglia più idonea all’opera che intende realizzare, procede alla scoppatura, ossia al taglio della parte più pregiata della conchiglia: la coppa.
Sulla coppa della conchiglia il maestro disegna la sagoma del pezzo che intende lavorare (segnatura), ritaglia i pezzi in maniera più opportuna (taglio) ed effettua l’aggarbatura, che consiste nel dare al pezzo la forma voluta, in genere ovale o tonda, rifinendo i bordi utilizzando una mola speciale.

L’incisione del cammeo
A questo punto, progressivamente, il pezzo di conchiglia aggarbato viene lavorato dall’incisore fino ad arrivare alla figura finale desiderata. Il segmento viene innanzitutto fissato dall’incisore, con un collante a base di pece greca, cera e scagliola, la cui ricetta si tramanda gelosamente di generazione in generazione, su di una stecca di legno. In questo momento ha inizio la vera magia: l’incisore, che deve necessariamente essere anche un abile disegnatore, abbozza la figura desiderata su un pezzo di carta e la riporta sulla conchiglia. Una volta concluso lo schizzo, intaglio dopo intaglio, incomincia a prendere forma quello che sarà il vero cammeo, un pezzo unico.
I cammei sono veri e propri capolavori. Gli incisori più bravi, dopo lunghi anni di lavoro fatto di esperienza e passione, vengono definiti Maestri incisori. Dalle loro mani nascono cammei che sono a tutti gli effetti opere d’arte, nei quali le figure prendono vita grazie ad un’espressività profonda e a sfumature delicatissime.
In queste creazioni le figure sembrano dotate di anima e movimento, e l’osservatore rimane indiscutibilmente catturato dall’amore che l’artista ha impresso con maestria in ogni millimetro del cammeo.
Dato il carattere artigianale delle lavorazioni, i soggetti che è possibile incidere sulla conchiglia sono pressoché infiniti: stemmi di famiglia, lettere, iniziali con contorni floreali, visi di donne, panorami, animali, soggetti mitologici o simboli di fantasia. Il cammeo viene poi solitamente indossato su collane (come grande ciondolo centrale), ma anche su spille, anelli e orecchini (in dimensioni più piccole).

Cenni storici
Il termine cammeo è stato coniato solo in epoca moderna per indicare questo particolare tipo di lavorazione. Esso deriva dal vocabolo arabo gama'il (bocciolo di fiore), dal quale si è arrivati all'odierno cammeo attraverso l'antica denominazione francese “camaheu”.
Le sue origini risalgono addirittura al periodo etrusco fenicio, quando si era soliti incidere alcune scene della vita quotidiana su una pietra stratificata chiamata sardonica.
Il cammeo diventa un oggetto molto diffuso soltanto durante il periodo ellenista nelle corti egiziane e dell’Asia Minore e in particolare si deve ad Alessandro il Grande la diffusione di questo oggetto incastonato in vasi, utensili, stoffe e vestiti. Durante l’epoca romana la lavorazione del cammeo diventa più precisa ed elegante e gli artigiani prestano particolare attenzione ai disegni e alle finiture. I soggetti preferiti dei cammei risalenti all’epoca romana riguardano i miti ellenici, le divinità mitologiche di Afrodite ed Eros, i tritoni, ma non vengono assolutamente rappresentati scene della vita quotidiana e rupestre. Gli imperatori romani usarono i cammei per riprodurre e glorificare la loro immagine, creando dei monili e degli utensili di pregevole bellezza. Durante il Medioevo la lavorazione del cammeo viene quasi completamente abbandonata e solo nel Rinascimento si avrà un rifiorire di questa nobile arte. In particolare in Italia la glittica divenne una vera e propria forma d’arte e in questo periodo furono prodotti cammei eleganti e sofisticati che adornavano le vesti e i corpi dei principi e dei re d’Europa.

 

A cura di Dario Cominotti

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