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Diamanti e Pietre PrezioseTutti i segreti dei diamanti blu

19.02.21 - 09:23
Origini e peculiarità dei rari diamanti dalle sfumature del cielo e del mare
Diamanti blu
Tutti i segreti dei diamanti blu
Origini e peculiarità dei rari diamanti dalle sfumature del cielo e del mare

Tutti i tipi di diamanti sono amati dal pubblico, ma solamente alcuni pezzi rarissimi hanno un valore speciale. Opulenti e rari, i diamanti blu rappresentano alcune tra le gemme più affascinanti e preziose al mondo.
Mentre i diamanti gialli e bianchi sono comunemente visibili nelle vetrine, sono quelli di tonalità blu che catturano veramente lo sguardo. Non è comunque solo il colore l’unico attributo che rende queste gemme così ambite.
La probabilità che da una miniera venga estratto un diamante blu sono meno di una su 10.000.
Di seguito potrete scoprire alcune curiosità su queste gemme meravigliose che affascinano l’uomo da almeno da quattro secoli:

Perché il blu:
Secondo la ricerca del Gemological Institute of America, è il boro degli oceani a determinare questa particolare colorazione.
Il colore blu dei diamanti, come quello Hope, posseduto dalla regina di Francia Maria Antonietta, non è altro che l’ennesima prova del grande meccanismo di riciclo attuato dalla crosta terreste. È il boro, concentrato nei fondali degli antichi oceani, ad essere responsabile della colorazione di queste gemme. Esso è rilevabile alla profondità compresa tra i 410 e gli oltre 660 chilometri, ma grazie al movimento delle placche terrestri esso risale in superficie.
Questi minerali blu sono estremamente rari in natura ed è difficile ottenerli ed utilizzarli a scopo di ricerca. I diamanti sono i resti della roccia nella quale si sono formati e contengono informazioni importanti sulla nascita e sull’accrescimento delle gemme. I ricercatori della GIA, coordinati da Evan Smith, hanno analizzato 46 diamanti e, grazie a una strumentalizzazione tecnica per l’analisi dei materiali con raggi X, è stato possibile calcolarne la profondità di formazione. La ricerca è durata più di due anni e ha studiato i minerali intrappolati nei diamanti blu provenienti dagli oceani dell’Africa, India, Sud America e Borneo.

Al centro della terra:
Le pietre prese in considerazione si sono create nelle rocce in condizioni di pressioni e temperatura estreme. La loro profondità di formazione è compresa tra la crosta e il nucleo terreste e in particolare tra il mantello superiore e quello inferiore, tra i 150 e 200 chilometri. Le rocce, dopo aver incorporato il boro che ne permette la colorazione, sarebbero successivamente trasportate in profondità dal continuo movimento delle placche terrestri. Solo dopo aver raggiunto quella distanza, avverrebbe il rilascio di tutta l’acqua incorporata. Se è presente una sufficiente quantità di carbonio (elemento costitutivo delle gemme) in queste rocce, è possibile la formazione delle famose pietre blu.

Colori secondari:
Trovare un diamante blu puro è quasi un miracolo: le pietre blu sono una tonalità secondaria di quelle verdi o grigie, meno rare, anch’esse di valore, ma non ambite quanto quelle blu.

Colore sopra alla purezza:
I diamanti blu, così come tutti gli altri diamanti fancy di tonalità rare (ad es. rosa, rossi, verdi, grigi), sono prezzati più per il colore stesso piuttosto che per la loro purezza. Sicuramente la purezza ne accrescerà ulteriormente il loro valore, ma il colore, il tono e soprattutto l’intensità restano i fattori più importanti.
Essa viene classificata con le definizioni fancy light, fancy, fancy intense, fancy vivid. Maggiore è la saturazione di colore, più alto sarà il valore della gemma.

Distribuzione del colore:
Una variabile determinante è la distribuzione non omogenea del colore in una pietra: le pietre blu sono frequentemente soggette a questo fenomeno. È molto complicato per un tagliatore di gemme ricavare da un grezzo una pietra con distribuzione del colore uniforme, evitando di sprecare un peso eccessivo di materiale già di per sè cosi raro.

India e Africa:
Fino al 17esimo secolo l’India era l’area leader per l’estrazione di queste pietre. Fu in seguito surclassata dal continente africano dove i primi diamanti blu furono scoperti nelle miniere Cullinan in Sud Africa.

Famosi e desiderati:
Nel 2014 il gioielliere Harry Winston ha acquistato un diamante blu fancy vivid purissimo da 13.22 carati per la cifra record di 23.8 milioni di dollari. È stato ribattezzato “Winston Blue” in onore del proprietario.
Nel 2015, il “Blue Moon”, un altro diamante blu “fancy vivid” da 12,03 carati, è stato aggiudicato per 48,4 milioni di dollari (oltre 4 milioni di dollari per carato) al magnate di Hong Kong Jopseh Lu che lo ha acquistato per la figlia Josephine e lo ha ribattezzato “Blue Moon of Josephine”.
Nel maggio 2016, l’”Oppenheimer Blue”, il più grande (14,62 carati) diamante blu “fancy vivid” mai venduto all’asta fino a quel momento, è stato aggiudicato per 57,5 ​​milioni di dollari, stabilendo un nuovo record come gioiello più prezioso mai venduto all’asta. Il diamante deve il suo nome al precedente proprietario, Sir Philip Oppenheimer, un membro della famiglia Oppenheimer che ha avuto il controllo della De Beers Mining Company e della Diamond Trading Company dal 1929 al 2012.

 

A cura di Dario Cominotti

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