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Diamanti e Pietre PrezioseCome nasce un anello

09.02.21 - 10:54
Tutte le fasi di studio, progettazione e disegno di una creazione di gioielleria
Creare un gioiello
Come nasce un anello
Tutte le fasi di studio, progettazione e disegno di una creazione di gioielleria

La creazione di un gioiello è un viaggio disseminato di tante insidie, ma affascinante ed emotivamente coinvolgente allo stesso tempo. La mia azienda mette sempre in campo tanta creatività, maestria e competenza.
A partire dall’idea da cui si sviluppa la progettazione, fino alla realizzazione concreta di un prezioso, “facciamo tutto in casa”. Il primo passo fondamentale è la selezione della pietra, di cui mi occupo personalmente. In seguito progetto, faccio disegnare e faccio realizzare tutto sempre e solo dai miei artigiani di fiducia. Mi affido sempre ad artisti che lavorano da molto tempo per la mia famiglia.
Analizziamo dunque, passo dopo passo, le fasi fondamentali di questo processo creativo:

INDIVIDUARE UN TARGET
Quando la richiesta ha origine da un cliente bisogna ben comprendere le sue esigenze, interpretare i suoi sogni ed individuare con precisione quale sia il risultato estetico che si tende ad ottenere.
Alcune volte l’obiettivo mira a ricreare qualcosa di già visto o posseduto nel passato, altre volte il desiderio è creare qualcosa di nuovo: in questo caso lo scopo è rimontare in veste più moderna un gioiello o una pietra tramandata per eredità oppure semplicemente cambiare una montatura che dopo anni non incontra più il gusto attuale.
La maggior parte dei nostri clienti si rivolge a noi per cercare il diamante dei sogni e, secondo quanto viene consigliato, chiede una consulenza per la montatura oppure ha già ben saldo in mente cosa desidera.
Talvolta invece il cliente ci porta una fotografia che raffigura esattamente ciò che la fortunata destinataria del gioiello desidera.

PARTE ARTISTICA
Tutto nasce da un impulso, un desiderio: dopo aver ascoltato i clienti si procede con delle ipotesi, si mostrano dei campioni o delle immagini; una volta compresa l’idea, se i campioni non calzano esattamente con le esigenze, o vi sono richieste speciali, si propone un anello su disegno. Il disegno può essere a matita, acquerello, tempera, pastelli, china oppure con idoneo programma di grafica 3D.

LA COSTRUZIONE
Dal disegno si passa al progetto vero e proprio. Se non esiste un semilavorato corrispondente si può iniziare con la realizzazione completamente a mano.
Con la modellazione si realizza un prototipo in cera. Bisogna tener conto del fatto che il gioiello, successivamente realizzato, non pesi eccessivamente, sia per contenere il prezzo di vendita sia per non risultare scomodo una volta indossato. Alcuni gioielli, per la loro particolare lavorazione, devono essere realizzati completamente a mano da un artigiano orafo esperto e non possono essere fatti con l’ausilio di macchine. Una volta ottenuto il modello si procede alla fusione a cera persa, o microfusione.
In questa fase bisogna anche tener conto degli spessori e degli spazi necessari ad incastonare le gemme nel caso di un solitario si realizzano effettivamente fusto e castone, solo dopo si realizza il gambo della giusta misura.
A differenza di quanto si possa pensare, non si utilizza mai oro a 24kt per la costruzione di un gioiello. L’oro puro è troppo delicato e malleabile per garantire solidità e incassature salde col passare degli anni. La soluzione ideale è una lega a 18 kt che ne garantisca durezza e resistenza. L’oro puro è di colore giallo intenso; gli altri metalli che compongono la lega sono quelli che conferiscono il colore finale all’oro che verrà utilizzato per la creazione di un gioiello: l’oro bianco è caratterizzato dalla presenza di argento e palladio all’interno della lega; il rosa, invece, deve il suo caratteristico colore al rame. Maggiore è la sua presenza e più il colore tenderà al rosso.

RIFINITURA
È il momento più delicato dove si effettua la rifinitura con l’asportazione delle bave, delle impronte lasciate dalla lima e delle saldature che non devono restare visibili.
Questo processo è svolto con lime e carta abrasiva con grana via via sempre più fine, fino all’ottenimento dell’effetto liscio desiderato.
Ora il gioiello passa sotto la pulitrice, una macchina che permette con spazzola e paste abrasive un’ulteriore lucidatura del pezzo.
Ultimo step è il “rossetto” una pasta rossa da applicare con la lucidatrice tramite spazzola in feltro per rendere il manufatto ancora più brillante.

INCASSATURA
A questo punto l’anello viene affidato alle mani esperte di un altro artista, l’incassatore, detentore di una delle arti orafe più complesse e delicate. Attraverso la sua incredibile perizia tecnica, il suo piccolo banchetto dotato di minuti strumenti e lenti binoculari, unisce il metallo con le gemme, celebrando un matrimonio magico e durevole.

RODIATURA
L’anello è pronto ma non è finito: se la montatura è totalmente o in parte in oro bianco o platino, bisogna procedere alla rodiatura: il gioiello dunque viene immerso in una lega di “rodio”, un metallo platinoide famoso per la sua straordinaria capacità di resistere alla corrosione e proprietà riflettente. L’effetto sarà bianco, brillante e meraviglioso.
La qualità delle gemme è fondamentale nella creazione di un anello. Tuttavia, se le stesse sono da incassare, è bene affidarsi a mani esperte per poter godere del proprio gioiello negli anni a venire.

A cura di Dario Cominotti

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