Defluvium capillorum: cause della caduta dei capelli e differenza con l'effluvio


La perdita di capelli è un’esperienza che può generare preoccupazione e disagio. Sebbene una certa caduta quotidiana sia fisiologica, quando diventa eccessiva o persistente, è importante indagarne le cause. Nel linguaggio medico, si parla spesso di "defluvium" ed "effluvio", termini che, pur riferendosi entrambi alla perdita di capelli, indicano processi e condizioni ben diverse. Comprendere la differenza tra defluvium capillorum ed effluvio è il primo passo per una corretta diagnosi e un trattamento efficace. Cos’è il defluvium capillorum, quali sono i suoi principali sintomi, le cause d’insorgenza e come trattarlo per evitare diradamenti intensi. I consigli degli esperti.
Per capire il defluvio e l’effluvio è necessario conoscere il ciclo di vita del capello
Per capire al meglio che tipo di fenomeno sia quello del defluvium capillorum (e anche quello dell’effluvio), è necessario, innanzitutto, comprendere le basi del ciclo di vita del capello. Il follicolo pilifero addetto alla produzione di fusti è generalmente impegnato in 3 diversi momenti:
- Fase 1 di Anagen, cioè di crescita del capello. È la fase più lunga del ciclo di vita capillare, che dura da 2 a 7 anni, durante la quale il capello cresce attivamente.
- Fase 2 di Catagen, ovvero di transizione. Si tratta di un periodo breve, della durata di circa 2-3 settimane, in cui il capello smette di crescere e il follicolo si restringe progressivamente.
- Fase 3 di Telogen, cioè la fase finale di riposo e di caduta del capello, che dura circa 2-4 mesi. In questo momento il capello è a riposo e, al termine di questa fase, si stacca dal follicolo per essere sostituito da un nuovo capello in fase anagen e da un ciclo che ricomincia.
Cos’è il defluvium capillorum?
Comprese le fasi di vita del capello, possiamo ora spiegare il fenomeno del defluvium capillorum. Esso si riferisce a una caduta dei capelli cronica e progressiva, che si manifesta anche con un loro assottigliamento graduale e un peggioramento della qualità, dovuto alla miniaturizzazione dei follicoli piliferi.
La perdita di capelli tipica di questa condizione, si manifesta non in modo improvviso e massivo, bensì lentamente, portando nel tempo a una significativa riduzione della densità della capigliatura, quindi a un diradamento visibile.
Il termine “defluvium” indica, per l’appunto, una perdita prolungata e graduale, dovuta alla lenta sclerosi o atrofia dei bulbi interessati. Si tratta, quindi, di un fenomeno anche parzialmente irreversibile, con parte dei capelli persi che lo sono per sempre.
Cosa causa questo tipo di defluvio?
Il defluvium capillorum può colpire indistintamente uomini e donne, di tutte le età, in associazione ad alcune particolari cause, come:
- Alopecia androgenetica maschile o femminile;
- Altre tipologie di alopecia (fronto-parietale, da deficit enzimatico surrenale, dovuta a tumori che secernono androgeni, da iperprolattinemia);
- Defluvium telogen cronico (legato a stress, malattie sistemiche, carenze nutrizionali prolungate, squilibri tiroidei o uso di farmaci, menopausa, ovaio policistico e iperandrogenismo, anoressia nervosa);
- Defluvium anagen cronico (da malattie autoimmuni, come l’alopecia areata, trattamenti chemioterapici, lupus eritematoso discoide, lichen alopecizzante, follicolite decalvante).
Defluvium capillorum ed effluvio: qual è la differenza?
Le due condizioni vengono, molto spesso, erroneamente scambiate o mal interpretate dai non addetti ai lavori, che non ne conoscono tutte le sfaccettature. La verità è che defluvium capillorum ed effluvio sono due tipologie di perdita dei capelli completamente differenti, sotto svariati aspetti:
Durata
Il defluvium capillorum è cronico e progressivo, spesso permanente, mentre la caduta dei capelli da effluvio è acuta e temporanea (telogen effluvium) oppure improvvisa e massiva (anagen effluvium).
Tipo di caduta
Nel defluvio i capelli si assottigliano e cadono in modo lento e graduale a causa della miniaturizzazione follicolare. Nell’effluvio la caduta è abbondante e diffusa (centinaia o migliaia di capelli al giorno), per un periodo di tempo limitato. Non sono infatti presenti danni a livello follicolare, motivo per cui, eliminata la causa scatenante, i capelli possono ricrescere.
Cause
Nel defluvium, la responsabile è la predisposizione genetica. Nell’effluvio è necessario distinguere se questo avviene in fase telogen o anagen di crescita del capello. Nel primo caso, si verifica quando un numero elevato di capelli passa prematuramente dalla fase anagen alla fase telogen, ed è scatenato da eventi come stress psicofisico intenso, malattie acute, febbre alta, parto, carenze nutrizionali, squilibri ormonali, assunzione di farmaci, diete drastiche. Nel secondo caso, l’effluvio si verifica quando un evento tossico o dannoso interrompe bruscamente la crescita dei capelli, come dopo la chemioterapia o la radioterapia, intossicazioni da metalli pesanti, alcune malattie autoimmuni, shock e avvelenamenti, diete aproteiche.
Ricrescita dei capelli
Nel caso del defluvium capillorum, la perdita è spesso irreversibile, per l’atrofia dei follicoli. Avviene invece il contrario nell’effluvium, a patto che venga risolta la causa scatenante.
Momento d’esordio
Il defluvio esordisce in modo lento e spesso latente, mentre l’effluvio è improvviso e si manifesta a 2-4 mesi dall’evento scatenante.
Defluvium capelli: diagnosi e come trattarlo in modo efficace
Per una corretta diagnosi di defluvium capillorum è, innanzitutto, necessario consultare un dermatologo o tricologo che, al momento, rappresenta l’unica figura medica in grado di comprendere a fondo la patologia e tutte le sue cause, predisponendo l’iter di trattamento più opportuno.
Parlando di rimedi, è fondamentale agire in primis per l’eliminazione della causa che scatena la caduta dei capelli e la progressiva atrofia follicolare. Tra i più utili ci sono: farmaci topici od orali come Minoxidil e Finasteride, Mesoterapia, Terapia con Laser a Basso Livello (LLLT) e le prodezze della moderna Medicina Rigenerativa Capelli come il metodo PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e l’ancora più innovativo Protocollo bSBS di HairClinic. Quest’ultimo opera sul cuoio capelluto una Bio Stimolazione Bulbare Sinergica per rigenerare i follicoli silenti e non ancora atrofici, con il risultato di una ricrescita dei capelli totalmente naturale e priva di rischi perché autologa. Anche il trapianto di capelli può essere utile per mascherare i diradamenti più gravi.
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