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Fumo e caduta dei capelli: qual è la correlazione?

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Fumo e caduta dei capelli: qual è la correlazione?

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Parlare del fumo come sostanza nociva per la salute non è più un segreto. Il tabagismo ha infatti seri effetti sull’organismo, coinvolgendo anche cuoio capelluto e
capelli, che possono veder essere messo a dura prova il loro benessere. Se ti stai quindi chiedendo se l’abitudine del fumo possa avere un certo ruolo nel peggioramento di una calvizie o di un’alopecia già in corso, la risposta è: “Sì, fumare fa perdere i capelli”.

Fumare fa perdere i capelli?

Che il fumo di sigaretta non sia tutta questa passeggiata di salute per l’organismo, è cosa nota. Ma che fumare faccia male anche alla pelle – in questo caso del cuoio capelluto – e ai capelli, è cosa che non tutti sanno.

A dimostrarlo è un recente studio pubblicato su Archives of Dermatology, svolto su 743 pazienti di età compresa tra i 40-90 anni. La ricerca, dopo aver indagato le oltre 7000 sostanze chimiche che compongono una sigaretta, molte delle quali sono di carattere tossico e cancerogeno, ha osservato come tutte queste tossine trasferite all’organismo durante l’atto del fumare, abbiano un effetto negativo sui follicoli e sulle altre cellule della cute, danneggiando la loro attività e alterando anche quella di alcuni ormoni che normalmente regolano il ciclo di vita dei capelli.

Fumo e capelli: quali effetti

Scendendo più nel dettaglio dei suoi effetti negativi, fumo e caduta dei capelli sarebbero correlati in questi modi:

    • Peggioramento del microcircolo. La nicotina, una delle principali componenti del tabacco, influenza la circolazione sanguigna periferica – il ben noto microcircolo del cuoio capelluto – restringendo i vasi sanguigni e riducendo il flusso di nutrienti e ossigeno ai follicoli. Questo porta a una crescita dei capelli più debole, sottile e fragile, al contrario della loro caduta, che risulta invece maggiore.
       
    • Alterata attività ormonale. La medesima sostanza può interferire anche con la secrezione di ormoni androgeni e di diidrotestosterone (DHT), aumentandola, con effetti negativi sulla progressione dell’alopecia androgenetica. Il DHT, infatti, miniaturizza progressivamente i follicoli e i capelli, rendendoli sempre più sottili e fragili, soggetti a rottura e caduta, sino a che gli stessi bulbi non diventino completamente atrofici, lasciando spazio ad aree calve sul cuoio capelluto.
       
    • Alterata produzione sebacea. La nicotina, agendo indirettamente sul sistema dopaminico, stimola la secrezione di adrenalina. Questa, a sua volta, può aumentare la secrezione sebacea responsabile, quando in eccesso, di ostruire i follicoli piliferi e impedire la loro attività.
       
    • Stress ossidativo. Fumo e caduta dei capelli sono, infine, correlati anche per via del maggiore stress ossidativo generato su cute e annessi cutanei dalle sigarette. Le sostanze chimiche tossiche del fumo danneggiano il pH del cuoio capelluto, causando infiammazione e aumentando la suscettibilità dello stesso a diverse forme di alopecia, soprattutto quella areata. L’azione dei radicali liberi, tuttavia, porta anche a invecchiamento e ingrigimento precoce della chioma, che appare subito più opaca e fragile.

Fumare fa perdere i capelli, ma ci sono dei rimedi

Fortunatamente, si possono adottare diverse strategie per contrastare gli effetti negativi del fumo sui capelli. La prima, e più importante, è certamente smettere di fumare, ma anche altri accorgimenti possono aiutare a migliorare la salute della chioma e del cuoio capelluto intaccati dalla nicotina.

Come anticipato, dire addio per sempre alle sigarette è il modo più efficace per evitare ulteriori danni a pelle e capelli. Già pochi mesi dopo aver smesso di fumare, è possibile notare un miglioramento nella circolazione sanguigna e nella salute della capigliatura, che diventa più spessa, piena e idratata. Al contrario, il recupero totale del benessere dei capelli è raro se si smette di fumare solo per un breve periodo o se si sostituiscono semplicemente le sigarette classiche con il vaping.
Il liquido per le sigarette elettroniche contiene comunque nicotina.

Oltre a ciò può essere utile…

    • Seguire un’alimentazione equilibrata o aumentare il fabbisogno di sostanze utili alla crescita e al rinforzo dei capelli con appositi integratori.
       
    • Utilizzare, dietro suggerimento medico, trattamenti topici anticaduta e stimolanti della crescita della chioma, come Minoxidil e altre lozioni.
       
    • Ridurre il più possibile le fonti di stress che possono giungere all’organismo peggiorando la caduta dei capelli. Lo si può fare con tecniche di gestione dello stress come yoga, meditazione, respirazione profonda e mindfulness, ma anche attraverso il giusto riposo (7-8 ore a notte), l’attività fisica regolare e i massaggi del cuoio capelluto, che stimolano la microcircolazione, mantenendo i follicoli piliferi sani.

Tuttavia, se la caduta dei capelli per il fumo è abbastanza intensa, è possibile sfruttare le interessanti potenzialità della Medicina Rigenerativa Capelli, della quale il Protocollo bSBS di HairClinic fa parte, per la rigenerazione naturale e autologa dei follicoli quiescenti, ma ancora ricettivi. Al contrario, i follicoli completamente atrofizzati dal fumo non saranno più produttivi. In questo caso sarà necessario intervenire sul recupero della chioma con un trapianto di capelli.


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