Chiunque soffra di alopecia si sarà sicuramente imbattuto in due farmaci rinomati proprio per le loro proprietà anti-caduta: si tratta di Minoxidil e Finasteride, due principi attivi ampiamente impiegati nel trattamento di qualsivoglia forma di diradamento della chioma. Come agiscono? E soprattutto, sono realmente efficaci come farmaci anticalvizie?
Cos'è Minoxidil e benefici per i capelli?
Minoxidil è un principio attivo che viene inserito nelle formulazioni di diversi farmaci, ciascuno con obiettivi terapeutici differenti. Se assunto per via orale ha proprietà antipertensive, se applicato in via topica sulla cute, in particolare quella dello scalpo, favorisce invece la ricrescita dei capelli, motivo per cui è sempre più utilizzato come trattamento della calvizie e dell’alopecia. Più nel dettaglio, se impiegato sotto forma di lozione o schiuma, Minoxidil può contrastare efficacemente la caduta dei capelli ed essere di supporto per tutti quei pazienti che si trovano ad avere a che fare con l'alopecia androgenetica.
Come si usa il farmaco anticalvizie?
Per ottenere un valido effetto anticaduta, bisogna sfruttare l’azione positiva di Minoxidil applicandolo direttamente sui lembi di pelle (in questo caso dello scalpo) da trattare. Motivo per cui i farmaci anticalvizie che lo contengono, si trovano in genere declinati in lozioni o schiume da trasferire sul cuoio capelluto. Solitamente, la concentrazione di questo principio attivo all’interno delle formulazioni oscilla tra il 2% e il 5%.
In base al prodotto scelto, la frequenza delle applicazioni e la quantità della sostanza da impiegare potrebbero variare. Tendenzialmente, però, il prodotto con Minoxidil deve essere sempre distribuito in modo uniforme sulla zona interessata, per almeno 4 mesi e con una cadenza di 2 volte al giorno. Per ottenere risultati visibili è necessario attendere almeno 4-6 mesi dalla prima applicazione, per poi passare a una “terapia di mantenimento” con meno applicazioni giornaliere e con una riduzione della quantità.
Cos’è Finasteride?
Finasteride è un inibitore dell’enzima 5-alfa reduttasi che, agendo direttamente sulla trasformazione del testosterone in ormone DHT (diidrotestosterone), rappresenta la principale causa della caduta dei capelli negli uomini. Nello specifico, Finasteride ha una struttura chimica azosteroidea che, laddove inizialmente si rivelava utile solo per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna e dei tumori della prostata, ha in seguito trovato largo impiego anche nel contrastare la caduta dei capelli.
Come si usa Finasteride?
Per contrastare i diradamenti, bisogna assumere Finasteride per via orale, in particolare sotto forma di compresse da deglutire con un sorso d’acqua. Nel
dettaglio, i farmaci appositamente formulati per l’alopecia androgenetica, contengono in genere 1mg di Finasteride per opercolo, da assumere 1 volta al giorno anche lontano dai pasti.
Minoxidil e Finasteride funzionano davvero come farmaci anticalvizie?
Per rispondere a questa domanda bisogna partire da un presupposto: non esiste una cura risolutiva, quindi definitiva, per l’alopecia androgenetica, né per la calvizie. E in aggiunta, ogni paziente è unico e diverso da tutti gli altri. Di conseguenza, Minoxidil non è sempre in grado di garantire i risultati sperati, anche perché non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo al trattamento. Tuttavia, le stime d’utilizzo, riportano risultati di successo nel 50% dei casi, con la perdita di capelli sensibilmente rallentata, a favore di una migliore attività follicolare e crescita di fusti resistenti.
Lo stesso vale per Finasteride, che si rivela sicuramente utile nel trattamento dell’alopecia androgenetica e nel contrasto della caduta della chioma maschile, seppure la risposta al trattamento non sia, anche in questo caso, uguale per tutti i pazienti. Una cosa, comunque, è certa: Finasteride non è assolutamente efficace nel trattamento dell’alopecia androgenetica femminile e il principio attivo non deve essere quindi utilizzato dalle donne, la cui perdita di capelli deriva solitamente da motivazioni ben diverse, rispetto alla presenza massiccia di ormoni androgeni nel sangue.
Prima di iniziare qualsiasi trattamento a base dei suddetti farmaci anticalvizie, è pertanto opportuno consultare un esperto, sottoporsi a tutti gli esami necessari e accertarsi che l’impiego di uno o di entrambi, sia realmente la soluzione migliore alle proprie esigenze di diradamento della chioma e, soprattutto, non vada a contrastare terapie già in corso, con effetti seri sulla salute generale.
Il Protocollo bSBS: Medicina Rigenerativa per combattere la calvizie
Accanto ai trattamenti farmacologici a base di Minoxidil o Finasteride, soluzioni innovative come il Protocollo bSBS di HairClinic offrono un'alternativa alla cura della calvizie basata sulla medicina rigenerativa. Si tratta di un trattamento non invasivo che si basa sulla Rigenerazione Cellulare Bio-rigenerativa, progettato per stimolare la salute e la densità del capello. Il protocollo si articola in cinque fasi, ognuna delle quali mira a riattivare i follicoli capillari in modo progressivo, sfruttando tecnologie all’avanguardia come i bio-fattori specifici e l’effetto retard, una tecnica che rilascia gradualmente nutrienti e stimolanti direttamente nei follicoli.
Questa metodologia avanzata consente di bloccare l’invecchiamento cellulare dei bulbi e di promuovere una crescita sana, garantendo risultati duraturi e naturali.