Cerca e trova immobili

AvanTIUn soft robot per aiutare il movimento delle braccia nei malati di Sla

17.03.23 - 08:00
Un nuovo dispositivo indossabile facilita la mobilità del braccio delle persone affette da Sla o altre malattie neurodegenerative
AvanTI
Un soft robot per aiutare il movimento delle braccia nei malati di Sla
Un nuovo dispositivo indossabile facilita la mobilità del braccio delle persone affette da Sla o altre malattie neurodegenerative

Dai laboratori della prestigiosa Università di Harvard di Cambridge arriva un innovativo robot soffice indossabile pensato per supportare i movimenti delle braccia nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) ma anche da altre malattie neurodegenerative. Il dispositivo, leggero e intuitivo, è frutto di un progetto triennale guidato da Tommaso Proietti, ora ricercatore all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.

Il dispositivo assomiglia a un giubbotto ed è dotato di attuatori pneumatici posizionati sotto le ascelle che si gonfiano come palloni ad aria compressa aiutando il movimento verso l’alto della spalla. L’apparecchio si distingue da quelli attualmente disponibili in particolar modo per la sua leggerezza. “Il giubbotto indossabile, realizzato con materiali elastici e in parte rinforzati, pesa poche centinaia di grammi, mentre l’elettronica, le batterie e la parte controllistica sono integrate in una sorta di cinta che scarica i suoi 3,6 chilogrammi di peso sul bacino, rendendo più facile camminare”, ha spiegato Proietti.

Il controllo del robot è reso facile e intuitivo dalla presenza di sensori inerziali (simili a quelli degli smartphone) che avvertono quando il paziente sta provando a fare un movimento. Nel giro di 30 secondi, infatti, il sistema rielabora le informazioni e personalizza il controllo, gonfiando gli attuatori sotto le ascelle in modo da assecondare e supportare l’azione intrapresa. “Se la persona inizia a sollevare il braccio, i palloncini si gonfiano e gli permettono di arrivare ancora più su, migliorando l’ampiezza del movimento in media del 30%. Nei nostri test un paziente che aveva solo 40 gradi di elevazione del braccio è riuscito ad arrivare addirittura fino a 80-90 gradi”, ha dichiarato il ricercatore italiano.

Durante la sperimentazione su 10 persone affette da Sla con diversi gradi di difficoltà nel movimento del braccio, il dispositivo ha dimostrato di poter effettivamente migliorare i movimenti di abduzione e flessione della spalla, riducendo lo sforzo percepito e migliorando la resistenza. Nella pratica, il device ha permesso loro di muovere più facilmente gli oggetti, di tenerli più a lungo con entrambe le mani o di toccarsi con più facilità la testa. Inoltre, in due partecipanti il soft robot si è mostrato in grado di compensare la degradazione del movimento nel tempo, cosa molto importante considerando la natura degenerativa della sclerosi laterale amiotrofica.

“I pazienti che hanno provato il robot sono stati molto contenti: lo hanno trovato semplice e intuitivo e ci hanno chiesto di poterlo usare fin da subito”, ha aggiunto Proietti. “Al momento questo non è possibile, perché si tratta solo di un prototipo universitario, ma la speranza è che in futuro possa nascere una startup per sviluppare il prodotto e portarlo sul mercato”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE