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AvanTIL’auto elettrica che ripulisce l’aria dall’anidride carbonica

15.08.22 - 09:00
Gli studenti dell’Università di Eindhoven hanno sviluppato un auto capace di raccogliere la CO2 durante la circolazione.
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L’auto elettrica che ripulisce l’aria dall’anidride carbonica
Gli studenti dell’Università di Eindhoven hanno sviluppato un auto capace di raccogliere la CO2 durante la circolazione.

Un team di 35 studenti della Eindhoven University of Technology ha presentato un’automobile elettrica capace di raccogliere l’anidride carbonica durante la circolazione per poi riadoperarla in diversi altri settori come risorsa ecologica. L’auto di chiama Zem e al momento è solo un prototipo, ma gli studenti stanno cercando di ottenere il brevetto per utilizzare a un livello più ampio questa incredibile tecnologia eco-sostenibile.

Zem è un’auto full-electric che è anche equipaggiata con uno speciale sistema che sfrutta la griglia anteriore per filtrare l’aria e catturare la CO2. Una volta raccolta, la CO2 viene immagazzinata in un serbatoio fino al riempimento. Successivamente, l’idea è quella di poter svuotare il serbatoio presso le stazioni di ricarica per poi riutilizzare la CO2 in altri settori, per esempio per produrre calcestruzzo ecologico, combustibili sintetici e perfino adoperarla per rendere frizzante l’acqua.

La vettura è attualmente in grado di raccogliere fino a 2 kg di CO2 ogni 20.600 km circa di percorrenza a una velocità media di 60 km/h, il che le attribuisce il rendimento annuale di un albero. Non si tratta certo di un dato particolarmente elevato. Tuttavia, la tecnologia che gli studenti hanno realizzato è ancora agli inizi dello sviluppo e la capacità di filtraggio dell’aria può essere ulteriormente migliorata. Allo stato attuale, il filtro va pulito ogni 320 km.

Anche la realizzazione dell’auto è stata concepita in un’ottica eco-sostenibile, per ridurre al minimo l’impatto ambientale sia dei materiali che dei metodi di produzione. La carrozzeria monoscocca è stata stampata in 3D con plastiche riciclate, così come parte degli interni. Per i finestrini è stato utilizzato il policarbonato al posto del vetro, mentre per i rivestimenti della plancia e dei sedili è stata scelta la «pelle» di ananas in alternativa a quella animale.

Per quanto riguarda l’elettronica, il sistema di infotainment, di illuminazione e diversi altri dispositivi sono completamente modulari in modo da semplificarne la sostituzione o riutilizzarli su veicoli nuovi a fine ciclo. Il motore non è troppo potente, perché arriva a 22 kW con una velocità massima di 60 km/h. Questo è comunque supportato da freni a disco che sfruttano la frenata rigenerativa e da pannelli solari che rivestono il lato superiore della vettura così da aumentare l’autonomia dei 9 pacchi batteria da 2,3 kWh ciascuno.

Ovviamente, una singola automobile come questa non potrà fare la differenza. Tuttavia, pensando in maniera più ampia, se in futuro milioni di veicoli adottassero un sistema simile, l’impatto sulla riduzione di CO2 dall’atmosfera sarebbe sicuramente notevole. Gli studenti, infatti, si sono già resi disponibili per collaborare con qualsiasi azienda produttrice nel settore automobilistico. «Se 35 studenti possono progettare, sviluppare e costruire un’auto quasi a emissioni zero in un anno, allora ci sono maggiori possibilità e opportunità per la grande industria», ha affermato Nikki Okkels, responsabile per le relazioni esterne del team.

 

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