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04.04.22 - 08:00
I cianobatteri potrebbero aiutare gli uomini a respirare nello spazio trasformando l’anidride carbonica in ossigeno
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Respirare nello spazio grazie ai batteri
I cianobatteri potrebbero aiutare gli uomini a respirare nello spazio trasformando l’anidride carbonica in ossigeno

Come è noto, uno dei problemi più grandi dei viaggi spaziali riguarda l’assenza di ossigeno, tanto è vero che gli astronauti devono dotarsi di tute speciali con dispositivi in grado di permettere ai polmoni di svolgere il loro compito. Di recente, però, un team di scienziati potrebbe aver trovato un sistema efficace per consentire agli uomini di respirare nello spazio, come su Marte e altri pianeti da colonizzare. La soluzione, a quanto pare, risiederebbe nei batteri.

Nello specifico, una particolare tipologia di batteri dovrebbe essere in grado di permettere agli astronauti di respirare nello spazio, agevolando di molto i viaggi spaziali. Il merito sarebbe tutto dei cosiddetti cianobatteri, gli organismi unicellulari di cui fanno parte le alghe azzurre, le alghe verdi-azzurre o cianoficee. Questi batteri, infatti, sono capaci di trasformare l’anidride carbonica in prezioso ossigeno. Si tratta di un’incredibile scoperta emersa al termine di una ricerca lunga ben quattro anni.

L’obbiettivo dei ricercatori è quello di utilizzare questi organismi su Marte, il pianeta che potrebbe venire presto visitato dall’uomo. Allo stato attuale, infatti, gli esperti stanno ragionando sulla possibilità di inviare sul Pianeta Rosso una prima “avanguardia” di cianobatteri per comprendere se sono in grado di fare il loro lavoro in presenza di altre atmosfere. Il vantaggio di questi organismi è soprattutto quello di resistere agli ambienti più ostili, e di conseguenza dovrebbero sopravvivere senza problemi anche su Marte.

Non a caso, esperimenti già portati a termine hanno dimostrato che questi batteri sono in grado di crescere in un ambiente simile a quello marziano. “I cianobatteri possono utilizzare i gas disponibili nell’atmosfera marziana, a una bassa pressione totale, come fonte di carbonio e azoto. I cianobatteri hanno mantenuto la loro capacità di crescere in acque contenenti solo polvere simile a Marte e potrebbero ancora essere utilizzati per nutrire altri microbi. Questo potrebbe aiutare a rendere sostenibili le missioni a lungo termine sul Pianeta Rosso”, ha dichiarato Cyprien Verseux, un astronomo che ha preso parte ad alcuni di questi esperimenti.

La Nasa si è dimostrata entusiasta della possibilità di concretizzare il progetto, ma non è di certo l’unica realtà che sta nutrendo un forte interesse nei confronti della particolare iniziativa. In prima fila ci sono compagnie private che hanno chiesto informazioni supplementari agli scienziati autori della ricerca. Elon Musk e la sua SpaceX, ad esempio, vengono considerati da alcuni esperti come i soggetti che non vogliono farsi sfuggire la possibilità di far respirare gli astronauti nello spazio. D’altronde, il magnate americano non ha mai nascosto i suoi progetti ambiziosi che riguardano la colonizzazione di Marte, avendo affermato proprio di recente di voler portare sulla superficie marziana un milione di persone entro i prossimi trenta anni.

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