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ITALIALanciato il primo razzo a propulsione ibrida

21.03.22 - 08:00
Superato con successo il test per il lanciatore satellitare aviotrasportato a propulsione ibrida del Cnr italiano
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Lanciato il primo razzo a propulsione ibrida
Superato con successo il test per il lanciatore satellitare aviotrasportato a propulsione ibrida del Cnr italiano

Per portare in orbita i piccoli satelliti, il Cnr-Diitet e il Ministero della Difesa italiano stanno lavorando allo sviluppo di un lanciatore satellitare aviotrasportato a propulsione ibrida. A tale scopo, nelle scorse settimane, presso il Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ), in Sardegna, ha avuto luogo con successo uno dei due lanci previsti dal programma AVIOLANCIO, finalizzato all’incremento di una tecnologia abilitante di accesso autonomo allo Spazio.
Il Consiglio nazionale delle ricerche, tramite il Dipartimento Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti Cnr-Diitet, sta coordinando un programma di sviluppo di un lanciatore satellitare aviotrasportato, dotato di un motore a propulsione ibrida, in grado di consentire un accesso flessibile e autonomo, con un minimo di preavviso e costi più bassi rispetto alla concorrenza, di piccole piattaforme satellitari alle orbite LEO (Low Earth Orbit), cioè l’orbita terrestre bassa che comprende un’altitudine tra i 300 e 1.000 chilometri.
Nel primo test effettuato, il lancio di un sounding rocket ha dimostrato la validità della soluzione tecnologica riguardante un nuovo motore a propulsione ibrida e dell’avionica di un futuro lanciatore aviotrasportato. Il lanciatore è stato sviluppato e realizzato da alcune piccole e medie imprese italiane che, sotto il coordinamento del Cnr, hanno integrato diverse tecnologie innovative oggi disponibili, confermando il dinamismo e le potenzialità del settore della ricerca tecnologica del Paese. Fondamentale è stato il supporto delle strutture e del personale del PISQ, polo d’eccellenza per la sperimentazione di tecnologie all’avanguardia, che ha seguito tutte le fasi del lancio e del recupero, garantendo lo svolgimento dell’attività in assoluta sicurezza ed in aderenza ai protocolli ambientali.
L’attività si inquadra all’interno delle azioni avviate nel marzo del 2019 dal Comitato interministeriale per le politiche spaziali e la ricerca aerospaziale (COMINT) a favore dello sviluppo dei settori strategici definiti dagli “Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale”. In questo contesto, la realizzazione di un micro-lanciatore dedicato ai nano/micro satelliti permette di potenziare e capitalizzare i vantaggi derivanti dalla miniaturizzazione delle tecnologie spaziali, sempre più costo-efficaci e quindi accessibili anche ad enti di ricerca, università, oltre che a Istituzioni ed autorità locali.
La tecnologia propulsiva è in fase di sviluppo in Italia ormai da più di dieci anni e rappresenta un’eccellenza internazionale in grado di combinare caratteristiche di assoluta sostenibilità ambientale con alte prestazioni e costi ridotti. L’Italia, in tale ambito, può a buon diritto annoverarsi nel ristretto novero di Paesi in grado di disporre delle competenze e delle tecnologie per un accesso autonomo allo Spazio e, anche in un’ottica di competitività internazionale, è molto importante che continui nello sviluppo di sistemi di lancio aviotrasportato e di propulsione innovativi capaci di garantire affidabilità e costo-efficacia.

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