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AvanTIIl primo robot umanoide in grado di volare

10.01.22 - 08:00
iRonCub dell’IIT potrà raggiungere i luoghi più difficili e salvare vite umane nei disastri naturali.
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Il primo robot umanoide in grado di volare
iRonCub dell’IIT potrà raggiungere i luoghi più difficili e salvare vite umane nei disastri naturali.

I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno sviluppato un robot umanoide che è in grado di volare. Il robot si chiama iRonCub ed è stato pensato per operare in aree impervie e pericolose o colpite da disastri naturali. L’automa potrebbe così rivelarsi un aiuto fondamentale per i soccorsi in zone dove l’uomo fatica ad arrivare.

Il progetto dell'IIT va avanti dal 2019 e si è concentrato sui robot umanoidi, in particolare su quella branca della robotica che aggiunge la componente di volo agli automi. In questo modo si è tentato di risolvere il problema della locomozione su terra, che pone ancora dei grossi limiti nonostante le tecnologie utilizzate, mantenendo però intatta la capacità di manipolare oggetti e interagire con l’ambiente. Lo svantaggio principale riguarda il consumo di energia, molto maggiore rispetto ai robot terrestri, ma dall’altro lato gli spostamenti sono più facili e veloci e i soccorsi più immediati.

“I Robot Umanoidi Aerei uniscono capacità come la manipolazione aerea e la robotica umanoide. In questo modo, essi risolvono i problemi di locomozione terrestre dei robot aerei e, al contempo, estendono le capacità di locomozione dei robot umanoidi anche al movimento in aria. I Robot Aerei Umanoidi possono camminare, volare, trasportare oggetti e manipolarli, offrendo soluzioni energeticamente efficienti al trasporto di oggetti e alla loro manipolazione”, ha dichiarato Daniele Pucci, a capo del team di ricercatori dell’IIT.

iRonCub è in grado di volare grazie a quattro motori a reazione studiati appositamente, viene comandato a distanza ed è capace di riprodurre in tempo reale i gesti richiesti dall’operatore. Il robot presenta tutti i vantaggi sia dei droni aerei che dei robot umanoidi. In situazioni estreme come disastri post-terremoto o alluvioni, infatti, l’automa può raggiungere ogni luogo velocemente evitando ostacoli come frane, alberi caduti o macerie, semplicemente sorvolandoli, e può svolgere azioni di soccorso tipicamente umane.

Il robot è l’evoluzione della versione base iCub, il gioiello dell’IIT usato per testare svariati algoritmi di IA volti alla collaborazione uomo-macchina nell’ambito della robotica, con l’obiettivo ultimo di produrre automi in grado di imparare e adattarsi continuamente. iCub è dotato di diverse videocamere, microfoni, sensori di forza, giroscopio, accelerometro e degli encoder in corrispondenza di ogni giuntura. Il robot è alto 104 cm, pesa 22 kg, può muoversi sia su due che su quattro gambe e può sedersi e rialzarsi senza problemi. Inoltre, è ricoperto da una “pelle” particolare che gli consente di interagire in tutta sicurezza con l’ambiente circostante.

Secondo i ricercatori, questo tipo di robot potrebbe anche essere una base per i futuri esoscheletri degli esseri umani, cioè per quelle tecnologie indossabili che permettono, ad esempio, di aumentare la forza o far volare le persone. Ad ogni modo, gli stessi ricercatori ammettono che bisogna superare prima diversi ostacoli e che c’è ancora molto lavoro da fare, ma iRonCub rappresenta sicuramente un punto di inizio davvero interessante.

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