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STATI UNITIVoyager Station: il primo hotel nello spazio

08.05.21 - 08:00
Un’azienda americana vuole costruire una base per accogliere dal 2027 turisti spaziali, scienziati e astronauti
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Voyager Station: il primo hotel nello spazio
Un’azienda americana vuole costruire una base per accogliere dal 2027 turisti spaziali, scienziati e astronauti

I viaggi turistici nello spazio diventeranno presto realtà. La Orbital Assembly Corporation, una nuova società di costruzioni gestita dall’ex pilota di aerei John Blincow, ha annunciato che ha in programma di aprire entro il 2027 un hotel di lusso nello spazio. Il primo resort in orbita della storia si chiamerà Voyager Station e sarà una vera e propria stazione spaziale destinata anche a scopi di ricerca, diventando così la struttura più grande mai realizzata dall’uomo nel cosmo e superando persino la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La Voyager Station avrà una forma circolare, simile alla ruota di una bicicletta, con un diametro di duecento metri. La parte centrale sarà adibita a centro di controllo e piattaforma di attracco per le astronavi che trasporteranno passeggeri e rifornimenti. I moduli abitativi, invece, saranno posti sull’anello esterno. La struttura ruoterà intorno all’asse centrale con una velocità sufficiente a generare una gravità artificiale analoga a quella della Luna. In questo modo gli ospiti potranno sentirsi a proprio agio senza galleggiare in aria. La base fluttuerà in orbita tra i 300 e 1.000 chilometri di altitudine, completando un giro intorno alla Terra ogni 90 minuti.
Le camere saranno contenute nei 24 moduli dell’anello esterno, che misureranno 20 metri di lunghezza per 12 metri di larghezza. Potranno ospitare fino a 400 persone, 280 ospiti e 112 membri dell’equipaggio. Il progetto prevede anche la realizzazione di ville di lusso da 500 metri quadri, con bagno, cucina e tre camere da letto per una capienza totale di 16 persone, oltre che suite di 30 metri quadri con bagno privato. Gli alloggi saranno da prendere in affitto a settimane o mesi, oppure in vendita. Al momento non è stato comunicato alcun prezzo, ma probabilmente sarà piuttosto alto.
Gli ospiti potranno godere di una serie di servizi come ristoranti, bar, cinema, centro benessere, palestra, biblioteche e sale per concerti e spettacoli. Verrà servito anche del “cibo spaziale”, come ad esempio il gelato liofilizzato. Dato che man mano che ci si sposta all’esterno della stazione la sensazione di gravità aumenta, saranno proposte attività di intrattenimento che sfruttano l’assenza di gravità e la gravità ridotta per muovere il corpo in modo nuovo. L’hotel, inoltre, offrirà un loungebar con vista sulla Terra a testimoniare l’eccezionalità dell’esperienza.
La società, come detto, prevede di affittare o vendere i moduli abitativi a proprietari privati ​​che desiderano creare una casa per le vacanze a bordo della stazione spaziale, ma anche ad agenzie governative che vogliono utilizzare la struttura per finalità di ricerca o per l’addestramento degli astronauti. Per quanto riguarda le tempistiche, al momento sono previsti dei test preliminari e la realizzazione di una base di prova in scala ridotta. A partire dal 2025, poi, la Voyager Station sarà assemblata direttamente in orbita da un robot chiamato STAR (Structure Trust Assembly Robot), con l’obiettivo di aprire i battenti due anni più tardi. Insomma, come ha dichiarato lo stesso Blincow: «Questa età dell’oro dei viaggi nello spazio è proprio dietro l’angolo. Sta arrivando. Sta arrivando velocemente».

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