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Un nuovo satellite commerciale “spia”: utile o pericoloso?

STATI UNITIUn nuovo satellite commerciale “spia”: utile o pericoloso?

25.03.21 - 08:00
Una società americana ha messo in orbita il satellite commerciale con la qualità di immagini più alta in assoluto
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Un nuovo satellite commerciale “spia”: utile o pericoloso?
Una società americana ha messo in orbita il satellite commerciale con la qualità di immagini più alta in assoluto

Alcuni mesi fa la società americana Capella Space, con base a San Francisco, ha lanciato in orbita il primo satellite commerciale per l’osservazione terrestre in grado di restituire immagini radar nitide in altissima risoluzione di qualsiasi parte del mondo, sia durante il giorno che durante la notte, con il sole oppure con la pioggia. Si tratta, in sostanza, del satellite commerciale con la qualità di immagini più alta in assoluto.
Il satellite messo in orbita dalla società fondata da Payam Banazadeh, ex ingegnere al JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA, si chiama Capella 2, pesa 107 chilogrammi ed è in grado di catturare immagini radar con una risoluzione di 50 per 50 centimetri, anche se l’azienda californiana sostiene che può arrivare anche oltre, cioè 25 per 25 centimetri, con una larghezza di banda di 500 MHz espandibile fino a 1,2 Ghz. Finora la migliore risoluzione disponibile sul libero mercato era di 1 metro per 25 centimetri, ottenuta con una larghezza di banda di 300 MHz, con pixel non quadrati che creavano distorsioni da correggere con calcoli algebrici.
Capella 2 adopera una tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar), cioè radar ad apertura sintetica, che viene utilizzata per lo studio di fenomeni naturali e per i rilevamenti in ambito di costruzioni cittadine. Rispetto a quelli ottici, i satelliti che raccolgono immagini radar possiedono un punto di forza importante. Possono infatti penetrare la copertura nuvolosa, la nebbia, lo smog oppure il fumo. Questo perché il satellite trasmette un potente segnale radio a 9,65 GHz verso il suo bersaglio, raccogliendo e interpretando il segnale mentre rimbalza in orbita.
Il problema principale, invece, è proprio la sua risoluzione. La definizione dei dettagli degli oggetti colpiti dal fascio radar non ha la stessa qualità di quella ottenuta tramite strumenti ottici.
Pertanto, un satellite commerciale che usa la tecnologia SAR non può spiare dalle finestre delle abitazioni e vedere quello che sta accadendo all’interno, ma resta comunque un importantissimo strumento a disposizione della scienza o dei privati per diversi scopi.
Ad ogni modo, la novità più importante proposta dalla Capella Space sta nella commercializzazione delle immagini, dato che la finalità dichiarata dalla stessa start-up è quella di «portare l’osservazione della Terra alle masse». Tale obbiettivo è stato raggiunto grazie a un’applicazione web con sistema order-to-delivery completamente automatizzato, tramite cui sarebbe possibile cercare le immagini nel catalogo multimediale oppure richiedere nuove acquisizioni per ottenere le riprese delle porzioni di superficie terrestre desiderate.
È ovvio che tutto ciò può far sorgere problemi di sicurezza, poiché la libera vendita di riprese radar ad alta risoluzione può rappresentare un fattore di rischio se non vi è un attento controllo sugli utenti finali. Le immagini raccolte, infatti, se da una parte potrebbero servire per la ricerca mineraria, per la valutazione dei danni ambientali o per l’edilizia, dall’altra potrebbero essere richieste dai servizi segreti di quei Paesi che non hanno accesso autonomo a questo tipo di tecnologia. Per non parlare poi delle questioni legate alla privacy delle persone, se la precisione della risoluzione dovesse essere effettivamente quella dichiarata.

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