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Ecco Flippy Roar, lo chef robot

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12.11.20 - 08:00
Una startup californiana ha sviluppato un efficiente robot da fast food per ottimizzare il lavoro in cucina
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Ecco Flippy Roar, lo chef robot
Una startup californiana ha sviluppato un efficiente robot da fast food per ottimizzare il lavoro in cucina

Sempre più ristoratori oggi iniziano a guardare con maggiore attenzione all’automazione in cucina e alla possibilità di affidarsi a macchine capaci di preparare pietanze semplici, così da aumentare la produttività e consentire ai loro lavoratori di svolgere altre operazioni. Ad esempio, la startup californiana Miso Robotics aveva presentato già nel 2017 un braccio robotizzato di nome Flippy in grado di cuocere un hamburger sulla piastra, monitorarne temperatura e tempo di cottura, e poi inserirlo tra due fette di pane.
Di recente, la Miso Robotics ha sviluppato una versione più efficiente e potenziata del suo robot, capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per agevolare e velocizzare il lavoro in cucina. La nuova versione si chiama Flippy Roar (Robot On Rail) ed è un vero e proprio chef da fast food specializzato non solo nella preparazione di hamburger e patatine fritte, ma anche di alette di pollo, anelli di cipolla e tante altre specialità.
A differenza del suo predecessore, Flippy Roar è un braccio robotico posizionato su un binario sopraelevato che facilita gli spostamenti in cucina senza intralciare il personale. È dotato di un software ChefUI e di una telecamera termica basata su tecnologia Intel RealSense che permette di rilevare la profondità, distinguere gli alimenti sulla piastra e valutarne il grado di cottura. Il robot è stato addestrato dai ricercatori che lo hanno ideato con migliaia di immagini relative alle diciannove pietanze che oggi sa cucinare, sfruttando un meccanismo di machine learning che potenzialmente è utilizzabile all’infinito per nuovi piatti.
Gli scienziati hanno lavorato anche sui dettagli. Flippy Roar, infatti, riesce a calcolare i tempi di cottura dei diversi alimenti e a scandire la sequenza delle preparazioni in modo che la comanda esca completa. Durante il servizio il robot si applica per eliminare l’olio in eccesso o raschiare dalla piastra i frammenti bruciati. Quando gli ordini sono pronti lo fa sapere ai suoi colleghi e, inoltre, può ripulire da solo la cucina facendo lavori sporchi che richiedono tempo.
Flippy Roar troverà subito impiego in più di 50 punti vendita delle catene statunitensi CaliBurger, che ha finanziato la ricerca, e White Castle. Il suo costo si aggira intorno ai 30.000 dollari, ma si può anche noleggiare per 1.500 dollari al mese. La tecnologia che supporta il robot è perfettamente sostenibile (zero footprint) e il progetto ha già ricevuto la certificazione NSF che attesta il rispetto dei processi di sicurezza alimentare dietro alla preparazione delle pietanze.
Ovviamente, Flippy Roar non mira a sostituirsi agli operatori umani, ma è stato progettato per essere un robot collaborativo, ovvero per lavorare “con” le persone e non contro di loro. Inoltre, specialmente in questo periodo di pandemia, il robot potrebbe rivelarsi essenziale per migliorare il lavoro umano, con la possibilità di impiegare i dipendenti in compiti meno usuranti e rischiosi per la salute.

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