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STATI UNITISpeciali pinzette ottiche per afferrare singole molecole

08.10.20 - 08:00
Ingegneri costruiscono pinzette così piccole da poter raccogliere singole molecole e proteine senza danneggiarle
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Speciali pinzette ottiche per afferrare singole molecole
Ingegneri costruiscono pinzette così piccole da poter raccogliere singole molecole e proteine senza danneggiarle

La tecnologia biomolecolare fa un enorme passo avanti. Per la prima volta, infatti, un team di ingegneri della Vanderbilt University, nel Tennessee, ha costruito delle speciali pinzette ottiche che hanno delle dimensioni tali da poter essere in grado di afferrare singole biomolecole e proteine ​​senza danneggiarle. Grazie a questa innovativa tecnologia, secondo i suoi ideatori, i medici potrebbero avere la possibilità di diagnosticare molto prima malattie come l’Alzheimer.
Le nano-pinzette messe a punto dai ricercatori della Vanderbilt University sono definite tecnicamente “pinzette opto-termo-elettroidrodinamiche” (OTET) e utilizzano un laser che intrappola e solleva singoli oggetti, piccoli anche solo dieci nanometri, senza tuttavia mirare direttamente all’oggetto e danneggiarlo con la luce intensa.
Secondo tale ricerca, pubblicata il 31 agosto scorso sulla rivista Nature Nanotechnology, le nuove pinzette possono addirittura raccogliere singole proteine ​​e molecole di DNA, mentre le pinzette ottiche esistenti, che sono dispositivi in ​​grado di intrappolare e manipolare piccoli oggetti utilizzando laser altamente focalizzati, non potrebbero afferrare nulla di più piccolo di un globulo rosso.
«Abbiamo sviluppato una strategia che ci consente di pinzare oggetti estremamente piccoli senza esporli a luce o calore ad alta intensità che possono danneggiare la funzione di una molecola», ha dichiarato in un comunicato stampa Justus Ndukaife, ricercatore capo e assistente professore di ingegneria elettrica presso la Vanderbilt University. «La capacità di intrappolare e manipolare oggetti così piccoli ci dà la capacità di comprendere il modo in cui il nostro DNA e altre molecole biologiche si comportano in grande dettaglio, a livello singolare».
In effetti, essere in grado di isolare, classificare e indagare su singole proteine ​​potrebbe essere estremamente prezioso per i medici che cercano di rintracciare sui pazienti i segni del morbo dell’Alzheimer o di altre malattie neurodegenerative. Siccome le pinzette ottiche lavorano con piccole e singole molecole, i medici potrebbero teoricamente essere in grado di individuare le proteine ​​associate all’Alzheimer addirittura nelle primissime fasi della malattia.
«Il cielo è il limite quando si tratta delle applicazioni di OTET», ha riferito nel comunicato Ndukaife, il quale ha collaborato con il Center for Technology Transfer and Commercialization per depositare un brevetto di questa tecnologia. «Non vedo l'ora di scoprire come altri ricercatori sfrutteranno le sue capacità nel loro lavoro».

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