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GERMANIAUn nuovo esperimento per stabilire una volta per tutte se l’EmDrive è realizzabile

29.09.19 - 08:00
In caso di successo si potrebbe finalmente realizzare un motore in grado di far volare i veicoli spaziali senza l’utilizzo di carburante
Un nuovo esperimento per stabilire una volta per tutte se l’EmDrive è realizzabile
In caso di successo si potrebbe finalmente realizzare un motore in grado di far volare i veicoli spaziali senza l’utilizzo di carburante

L’EmDrive è un ipotetico tipo di propulsione che potrebbe spingere un’astronave senza bisogno di combustibile e sulla cui fattibilità gli scienziati di tutto il mondo stanno dibattendo da circa 20 anni.

Si tratta di qualcosa che sfiderebbe tutte le leggi della fisica, pertanto sembra irrealizzabile. Ma ciò non ha impedito gli scienziati delle principali organizzazioni di ricerca, tra cui la NASA e DARPA, di perseguire tale tecnologia, appunto perché il risultato sarebbe straordinario.

Ora, però, è un team di scienziati tedeschi che si sta apprestando a compiere un nuovo esperimento in grado di stabilire se l’EmDrive sia realizzabile o meno e che potrebbe porre fine al dibattito sul controverso concetto una volta per tutte.

L’idea alla base dell’EmDrive venne formulata nel 2001 dallo scienziato inglese Roger Shawyer, il quale propose di generare propulsione pompando all’interno di una camera conica delle microonde che, rimbalzando, avrebbero fornito l’energia necessaria per spingere un’astronave. Il problema è che ciò si scontrerebbe con la legge di conservazione dell’energia, in quanto è impossibile creare forza dal nulla.

Tuttavia, alcuni ricercatori hanno affermato di essere riusciti a generare una certa spinta nei loro esperimenti EmDrive, anche se la quantità era talmente minima che è stato finora difficile stabilire se il dispositivo stesse effettivamente generando la spinta oppure se questa fosse causata da qualche influenza esterna, come il magnetismo terrestre o le vibrazioni sismiche.

Per chiarire la controversia, è in programma un nuovo esperimento da parte dei ricercatori della Technische Universität di Dresda grazie all’utilizzo di uno strumento super sensibile in grado di misurare la spinta in maniera da non risentire delle interferenze esterne che finora hanno afflitto le altre ricerche. Gli scienziati hanno anche dichiarato che i risultati dell’esperimento sarebbero stati pubblicati ad agosto sulla rivista Acta Astronautica.

In poche parole, proprio in questo periodo potremmo finalmente scoprire se l’astronautica entrerà in una nuova era grazie a questo nuovo straordinario tipo di propulsione.

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