I ricercatori hanno trovato il modo di aumentare di dieci volte la quantità di energia prodotta con la fusione nucleare
BOSTON - I ricercatori hanno trovato il modo di aumentare di dieci volte la quantità di energia prodotta con la fusione nucleare. Questo risultato, che è stato reso possibile dall’utilizzo dell’elio, permetterà anche di studiare più a fondo le reazioni che avvengono nel sole, la stella che permette da millenni la vita sulla terra proprio grazie alla sua produzione di energia.
A giungere a questi importanti risultati sono stati i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit). Tutto ciò si è reso possibile grazie all’utilizzo di strumenti all’avanguardia, come il reattore Alcator C-Mod, che aveva precedentemente dimostrato di riuscire a reggere prssioni più elevate, un risultato mai ottenuto prima da un reattore nucleare.
Il risultato è stato raggiunto grazie all’aggiunta di una percentuale pari all’1% di elio-3, un isotopo stabile dell’elio formato da un solo neutrone, anziché due. L’elio-3, insieme a deuterio (presente al 95%) e idrogeno, è stato acceso attraverso il riscaldamento a radiofrequenza. Con questo procedimento viene colpito nel reattore nucleare il combustibile presente in quantità minore. Nei precedenti esperimenti veniva dunque colpito l’idrogeno. Nei recenti esperimenti, con l’aggiunta dell’elio-3 in quantità inferiori a quelle dell’idrogeno, è diventato lui il bersaglio. Questo ha portato agli incredibili risultati: un incremento dell’energia generata fino a dieci volte.
L’esperimento americano è stato poi replicato in Europa da ricercatori britannici che hanno utilizzato il Joint European Torus (Jet), il più grande reattore nucleare esistente al mondo. I risultato ottenuti sono stati gli stessi ottenuti dagli americani.
Dei risultati quindi di grande importanza scientifica. Ovviamente si spera che essi vengano utilizzati solo per nobili scopi.