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STABIO«Patti chiari! Non facciamo false recensioni!»

04.09.18 - 17:49
Il punto di vista di GSite
«Patti chiari! Non facciamo false recensioni!»

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Il punto di vista di GSite

Chi di noi, smartphone alla mano, non si è affidato alle recensioni di tripadvisor per scegliere il suo prossimo ristorante, grotto o pizzeria? E se le opinioni non si riferissero ad esperienze realmente vissute ma fossero frutto di una vera e propria “azione di marketing”? Insomma … se fossero recensioni false? Sappiate che questa non è “una possibilità” ma una vera e propria realtà, come hanno ben messo in evidenza i giornalisti di “Patti Chiari” nella trasmissione andata in onda il 18 maggio scorso.

Per capirne qualcosa in più ci siamo rivolti a Fabio Gajer, general manager di GSite, web agency con sede a Stabio. Si tratta di una delle agenzie di consulenza della zona di Lugano contattate da un grotto della zona di Mendrisio, “complice” di Patti Chiari, grotto che non solo si dichiarava interessato ad entrare nel mondo web con un sito internet ma desideroso di acquisire rapidamente visibilità sfruttando tutte le
potenzialità dei social media e delle piattaforme tipo tripadvisor, anche acquistando dagli utenti recensioni positive e verosimili (ma false).

Fabio Gajer ci spiega che sicuramente fra i compiti di una web agency c’è quello di “far crescere” l’attività dei suoi clienti tramite campagne pubblicitarie mirate avvalendosi di strumenti come Google Ads o Facebook Ads o tramite la progettazione e la gestione di campagne di social media marketing ma, nonostante non sia così inusuale che potenziali clienti richiedano di “scalare la vetta velocemente” utilizzando false recensioni, questo modo di agire non rientra fra quelli proposti da GSite. Se è vero che molto probabilmente non si riuscirà ad acquisire un nuovo cliente, è altrettanto vero che la priorità dell’agenzia è quella di creare dei legami duraturi e stabili con tutti i Clienti, basati su un rapporto di fiducia e di trasparenza. Insomma … non si tratta solo di rispettare la legalità ma la propria integrità professionale.

D’altro canto, diciamocelo francamente, voi affidereste il futuro della vostra attività a chi utilizza metodi illeciti?


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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