Cerca e trova immobili

LUGANOLe stelle del cinema in casa nostra

30.10.13 - 13:35
Volete un’auto americana celebre nei lungometraggi? Desiderate personalizzare la vostra Harley? Siamo andati a incontrare qualcuno che potrebbe fare al caso vostro.
Ticinonline/b.a.
Le stelle del cinema in casa nostra
Volete un’auto americana celebre nei lungometraggi? Desiderate personalizzare la vostra Harley? Siamo andati a incontrare qualcuno che potrebbe fare al caso vostro.

Non c’è appassionato di auto che non la conosca, la Shelby GT500, o più in generale la Ford Mustang. I più anziani probabilmente ricorderanno ancora la sua celebre apparizione in “Bullit”, pellicola in del 1968 in cui Steve McQueen al volte di una Mustang GT 390 si rese protagonista di uno degli inseguimenti più apprezzati nella storia del cinema, correndo  su e giù per le strade di San Francisco all’inseguimento di una Dodge Charger.  Le generazioni più giovani hanno probabilmente iniziato a sognarla, desiderarla, comunque rimanerne colpiti dopo averla vista nel più recente “Fuori in 60 secondi” con Nicolas Cage e Angelina Jolie nei ruoli di ladri d’automobili, e la GT500 rappresentava proprio quell’auto che ogni volta in cui provi a rubarla qualcosa ti va storto.

Sogni su quattro ruote che anche in Ticino possono diventare realtà. Ce l’ha dimostrato di persona Gabriele Gardel, titolare del garage Gardel di Pambio Noranco, il quale ha recentemente inaugurato l’area “Custom” dedicata alla personalizzazione di vetture e motociclette americane. “L’idea è quella di offrire un servizio di personalizzazione a 360 gradi per automobili americane ed Harley-Davidson, che parta dagli aspetti estetici fino a quelli tecnici. Per esempio possiamo allestire un’automobile americana esattamente come la si conosce dalle pellicole cinematografiche o realizzare i desideri più diversi: per esempio qui in esposizione abbiamo molte Harley allestite a tema sulla 24 ore di Le Mans, in cui livree e dettagli prendono ispirazione da vittorie del passato come quella della Jaguar D-Type nel 1955”, ci racconta Gabriele. E una volta iniziato, l’obiettivo della macchina fotografica si perde tra tutti i dettagli che caratterizzano ognuna di queste singole due ruote, diventate dei veri pezzi unici. Dettagli e componenti che, in diversi casi, vengono disegnati e realizzati in persona dallo stesso Gardel.

Abbandonata l’area espositiva, al piano interrato ci addentriamo nell’officina in cui queste leggende americane prendono o riprendono vita, a differenza dei casi. Alla mia sinistra trovo una Chevrolet Camaro sul cui parabrezza si trova ancora il bollino autostradale datato 1990: si tratta di un esemplare in fase di restauro che verrà riportato agli antichi splendori. Alla mia destra, invece, qualcosa da cui non riesco a togliere gli occhi. È proprio lei, la GT500, uguale in ogni dettaglio come “l’unicorno” del lungometraggio citato in apertura. “È stato il primo progetto completo, un sogno personale ma anche un’occasione per dimostrare cosa possiamo realizzare”, mi racconta soddisfatto Gabriele, elencandomi per filo e per segno tutti i dettagli di una vera e propria trasformazione durata diversi mesi. Un’opera che ti riporta indietro nel tempo (o addirittura dentro un film) e ti fa sognare ad occhi aperti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE